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Comunali e referendum, oggi si vota

Mezzo milione di piemontesi chiamati alle urne per scegliere il sindaco e rinnovare i consigli. Tre capoluoghi di provincia: Asti, Cuneo e Alessandria. Il centrodestra punta a mantenere le due amministrazioni uscenti di Rasero e Cuttica, staffetta interna al centrosinistra tra Borgna e Manassero

Sono poco più di mezzo milione, 501.295 secondo i dati del ministero dell’Interno, gli elettori del Piemonte chiamati a rinnovare sindaci e consigli comunali di 92 Comuni della regione. Urne aperte, dalle 7 alle 23 di oggi, domenica 12 giugno, in tre capoluoghi di provincia – Alessandria, Asti e Cuneo – e in altri 7 Comuni con più di 15 mila abitanti, per i quali, se nessuno raggiunge il 50%, è previsto il secondo turno a distanza di due settimane e quindi il 26 giugno: Grugliasco e Chivasso, nel Torinese, Acqui Terme (Alessandria), Mondovì e Savigliano (Cuneo), Borgomanero (Novara), Omegna (Verbano-Cusio-Ossola). Ad Alessandria e provincia si vota in 13 Comuni, nell’Astigiano in 11, nel Biellese in 2; nella provincia di Cuneo Amministrative in 18 Comuni oltre al capoluogo, nel Novarese in 5, nel Verbano-Cusio-Ossola in 7, altrettanti nel Vercellese, 28 nella Città Metropolitana di Torino.

Tra i Comuni alle urne, Angrogna, nel Pinerolese, il cui consiglio è stato sciolto dopo la morte del sindaco, e altri 8 Comuni per motivi diversi dalla scadenza naturale: San Benigno Canavese, dove il sindaco ha lasciato per motivi di salute; Vigone, per decesso del primo cittadino; Torrazzo (Biella); Demonte, Sommariva Bosco e Cravanzana, nel Cuneese; nel Vercellese Campertogno, per dimissioni legate a motivi politici; Mombello, piccolo comune in provincia di Torino – meno di 400 abitanti –dove nel 2021 non si era presentata alcuna lista. Questa volta i candidati sindaci sono ben 5, per il consiglio comunale sono in corsa in 41.

Sono, invece, state rinviate le elezioni nel comune di Trana, nel Torinese, per vizi di forma nei documenti che le quattro liste in corsa avevano inviato per presentarsi al voto. Tutte dunque, sono state bocciate dalla commissione elettorale.

A otto mesi dalle comunali di Torino, in cui la città è tornata sotto la guida del Pd con il sindaco Stefano Lo Russo, che ha scalzato prima l’amministrazione 5 stelle e dopo il centrodestra al ballottaggio, il Piemonte è pronto a esprimersi per le amministrative insieme ai cinque quesiti referendari sulla giustizia. Al voto, il centrodestra aspira a riconfermarsi ad Asti e Alessandria dove i rispettivi sindaci uscenti, Maurizio Rasero e Gianfranco Cuttica di Revigliasco, puntano al secondo mandato.

Ad Alessandria sono 5 i candidati sindaci per complessive 18 liste. A Palazzo Rosso il sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Lega) cerca la riconferma con il sostegno di Lega, FdI e FI insieme a tre liste civiche, tra cui Libertas, che segna il ritorno sulla scheda elettorale dello scudo crociato. A sfidarlo per il centrosinistra Giorgio Abonante, candidato per Pd che ha l’appoggio di M5s, Moderati, Europa Verde e tre liste civiche. Gli altri candidati alla poltrona di primo cittadino sono Giovanni Barosini con Azione di Calenda più tre liste civiche, Vincenzo Costantino, candidato di Italexit con Paragone, Angelo Mandelli per il Popolo della Famiglia.

Diciannove liste e sette i candidati a sindaco ad Asti, dove per il centrodestra il sindaco uscente, Maurizio Rasero punta al bis. A contendergli il posto Paolo Crivelli, candidato del centrosinistra, sostenuto come Rasero da sette liste, tra cui M5s che ad Asti, come ad Alessandria, non scende in campo con un proprio candidato sindaco ma sostiene quello del “campo largo” progressista. A sfidare i candidati di centrodestra e centrosinistra, Salvatore Puglisi con la lista “Adesso Asti”, Marco Demarie per Azione e Italia Viva, Maurizio Tomasini con “Ancora Italia”, Chiara Chirio per Italexit e Margherita Ruffino che scende in campo per Il popolo della famiglia.

Sette i candidati a sindaco anche a Cuneo dove i cittadini dovranno scegliere il successore di Federico Borgna, sindaco e presidente della Provincia, di centrosinistra, che lascia dopo due mandati. E così lo schieramento ha puntato su Patrizia Manassero, ex senatrice e vicesindaco uscente, sostenuta da 4 liste, Pd e tre civiche. Il centrodestra schiera Franco Civallero, con 4 liste, una civica, insieme a Lega, FdI e Forza Italia-Udc. In corsa anche Giancarlo Boselli sostenuto dalla lista Indipendenti, Silvia Cina per M5s, Luciana Toselli, appoggiata da tre liste civiche, Giuseppe Lauria alla testa di sei liste, Progetto Cuneo, Cuneo per Cuneo, Cuneo per la Costituzione, Popolo della Famiglia, Italexit e Io Apro Rinascimento Vittorio Sgarbi. Il settimo candidato è Juan Carlos Cid Esposito del Movimento 3V, Vaccini Vogliamo Verità.

Nei tre capoluoghi non sono mancate le visite da Roma dei vari leader: Meloni, Conte, Letta, Bersani e Calenda. A chiudere il tour dei leader politici c’è stato Salvini ad Alessandria, la città su cui sono puntati maggiormente i riflettori, non solo perché già governata dal centrodestra, ma anche perché è luogo di nascita e feudo elettorale di Riccardo Molinari, capogruppo Lega a Montecitorio e segretario del partito in Piemonte.

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