Una stecca al Regio

Dicono che… sarà un rientro dalle ferie piuttosto turbolento quello di Mathieu Jouvin, da poco più di tre mesi sovrintendente del Teatro Regio di Torino. Le organizzazioni sindacali, infatti, sono sul piede guerra e hanno accompagnato la dichiarazione dello stato di agitazione con un esposto “a tutti gli organi competenti affinché ci sia da parte di tutti la consapevolezza di quanto sta accadendo”. Le rappresentanze dei lavoratori accusano il vertice dell’ente di aver fatto marcia indietro sul piano di stabilizzazione dei precari e, in controtendenza rispetto a tutte le altre fondazioni lirico-sinfoniche, di voler continuare a utilizzare artisti e maestranze a chiamata. Ma a far infuriare i sindacati è soprattutto l’indizione di un bando “per una figura di dirigente, molto articolato e specifico, rivolto a un dipendente interno con caratteristiche che, di fatto, parrebbero individuare un solo lavoratore”. Si tratterebbe di Alessandra Bazoli, ex direttore del personale del Regio, ora in distacco al Teatro di Roma e molto legata a Carlo Fuortes: per favorire il suo rientro dalla Capitale sarebbe stata “inventata” di sana pianta una mega direzione (con l’accorpamento di Personale, Amministrativo e Affari Legali). “Ci poniamo la domanda se ciò sia legalmente corretto e non comporti, oltre all’aggravio lavorativo, anche una intersezioni di profili uniti nella stessa persona che possono nuocere al coerente equilibrio gestionale”, scrivono in una nota.

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