ECONOMIA DOMESTICA

A2a sfida Iren: investimenti triplicati in Piemonte

Nel giorno in cui inaugura un nuovo impianto a Cavaglià, la multiutility lombarda rafforza i suoi interessi in regione: "Un territorio di importanza strategica". Ma il vero obiettivo è il termovalorizzatore (che i residenti non vogliono)

Investimenti triplicati, un nuovo impianto per il compost appena inaugurato a Cavaglià, in provincia di Biella. Così A2a lancia la sfida a Iren in Piemonte, una delle regioni che ha dato i natali alla multuservizi guidata da Gianni Vittorio Armani, generata dalla fusione delle aziende partecipate di Torino, Genova e Reggio Emilia. Nel 2021 A2a ha investito 43 milioni in infrastrutture e manutenzione impianti, valore triplicato rispetto all’anno precedente. Il valore economico delle sue attività è stato di 111 milioni, 126mila le tonnellate di Co2 evitate grazie alle tecnologie di produzione del gruppo. Sono i numeri del bilancio di sostenibilità del Piemonte, che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del gruppo, illustrati oggi a Biella dal presidente Marco Patuano. “Il bilancio è la sintesi degli sforzi e dei risultati ottenuti da A2a in Piemonte e indica gli impegni concreti che intendiamo assumere nei confronti delle comunità locali”. La provincia di Biella e in particolare Cavaglià resta uno dei punti in cui si concentra una parte rilevante delle attività di A2a in Piemonte. Proprio qui la scommessa è realizzare un termovalorizzatore dopo aver ritirato il progetto originario ma avere annunciato che un altro è in cantiere.

“Grazie alla valorizzazione delle proprie risorse, il Piemonte può fornire un contributo importante alla crescita di autonomia energetica di cui il Paese ha bisogno e che si può ottenere attraverso un progetto sistemico coordinato. Un obiettivo importante che richiede anche un cambio di paradigma in cui diventa fondamentale la collaborazione e il dialogo aperto e trasparente tra istituzioni, cittadini e imprese”. Per A2a il Piemonte è “un territorio di importanza strategica: i poli di Chivasso e Cavaglià giocano un ruolo chiave per le attività legate, rispettivamente, alla transizione energetica e all'economia circolare”.

Proprio oggi a Cavaglià è stato inaugurato il nuovo impianto di trattamento e recupero della frazione organica dei rifiuti urbani. Realizzata da A2a Ambiente, l’infrastruttura permetterà di produrre biometano e compost attraverso il recupero e il trattamento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’umido e del verde, ovvero gli sfalci e le potature che si ottengono dopo la manutenzione di parchi e giardini. Dall'attività dell'impianto integrato sarà possibile ottenere ogni anno 5 milioni di metri cubi di biometano e 12 mila tonnellate di compost certificato da riutilizzare in agricoltura. Grazie a questo moderno processo di trattamento dei rifiuti, si soddisferebbe l’equivalente del consumo annuo di circa 150 mezzi di trasporto - bus o grossi compattatori. L'impegno di A2a è anche quello di massimizzare l'impiego di risorse locali ed imprese del territorio, prevedendo l'assunzione di 13 lavoratori, a cui si aggiungeranno le risorse connesse all'indotto per le attività di manutenzione specialistiche e i servizi collegati.

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