Fondazione Crt: 60 mln nel 2023, piano contro caro bollette

La Fondazione Crt mette in campo per il prossimo anno 60 milioni di euro (+9,1% rispetto ai 55 milioni del 2022) e interviene contro il caro bollette. Il consiglio di indirizzo ha approvato all'unanimità il bilancio di previsione 2023 e ha varato un piano straordinario da 8 milioni di euro. Servirà ad aiutare le associazioni non profit a far fronte alle sfide energetica e ambientale che stanno mettendo a rischio le loro attività: 3 milioni saranno stanziati a integrazione del documento previsionale del 2022, gli altri 5 milioni nel 2023. I 60 milioni stanziati per il prossimo anno saranno destinati a progetti in ambito innovazione, ricerca scientifica e tecnologica, formazione della next generation, arte e cultura, welfare, protezione civile, salvaguardia dell'ambiente. "La Fondazione Crt sigla un nuovo 'patto' con il territorio, con un bilancio di previsione anticiclico per favorire la ripresa e promuovere una crescita equa, diffusa, inclusiva, nel segno della solidarietà tra le generazioni e in una prospettiva di futuro sostenibile. Accompagniamo gli enti non profit per cogliere le opportunità di accesso anche ai fondi europei, nazionali e regionali e massimizzare la capacità di autofinanziamento con il meccanismo del fundraising", spiega il presidente Giovanni Quaglia. "La forte solidità economico-finanziaria della Fondazione e la leva del risparmio fiscale ci consentono di aumentare da subito e in maniera significativa le risorse da destinare sia al sostegno degli enti del territorio sottoposti a forti pressioni esterne, sia allo sviluppo di nuove progettualità", sottolinea il segretario generale Massimo Lapucci. 

I 60 milioni di euro stanziati dalla Fondazione Crt per il 2023 saranno così ripartiti: 18,5 (erano 16,5 milioni nel 2022) per la tutela, la valorizzazione e l'animazione del patrimonio artistico, architettonico, storico e paesaggistico inclusi parchi e giardini, il sostegno alle istituzioni museali, alle attività espositive e allo spettacolo dal vivo, il rilancio del settore culturale anche attraverso l'inclusione e la partecipazione attiva della comunità. Altri 18,5 milioni (16 nel 2022) per lo sviluppo economico e il rafforzamento dei legami di coesione sociale a fianco delle istituzioni pubbliche e degli enti del Terzo Settore, l'inclusione "for all", il contrasto alla povertà educativa e alla marginalizzazione delle persone fragili, il potenziamento del sistema di emergenza-urgenza del 118 e della protezione civile, la salvaguardia del suolo dal rischio idrogeologico; 18,5 milioni (16 nel 2022) per alimentare l'ecosistema della conoscenza e delle competenze attraverso investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica e nella formazione del capitale umano - dalla scuola primaria al livello post-universitario - con un'attenzione anche alla dimensione relazionale della next generation nella complessità post pandemia; 4,5 milioni (3,5 nel 2022) per la sperimentazione di interventi con modalità innovative.

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