OPERE & OMISSIONI

Parco della Salute e Metro 2, commissari sullo stesso binario

Sulle grandi opere regge la concordia istituzionale. Procedura comune e parallela tra Regione e Comune. Il governatore ha già in mano la bozza del dispositivo e chiede al governo di inserire la norma già nella prossima finanziaria. Entro un mese le nomine

La nomina di un commissario per la realizzazione del Parco della Salute di Torino potrebbe essere uno dei primi atti del Governo. L’affidamento a una figura che, sul modello della ricostruzione del ponte Morandi di Genova, riesca ad accentrare poteri, superare pastoie e velocizzare un iter ad oggi tanto complesso da rischiare di pregiudicare la costruzione del polo sanitario, molto probabilmente sarà inserito tra gli emendamenti alla legge di stabilità, da varare ben prima della fine dell’anno. Di pari passo, addirittura forse inserito nello stesso articolato, potrebbe andare l’analogo provvedimento per affidare anche in questo caso a un commissario la realizzazione della Metro 2 di Torino, come richiesto dal sindaco Stefano Lo Russo

Ieri l’altro, nella sua trasferta romana, il presidente della Regione Alberto Cirio per accelerare i tempi ha addirittura portato con sé la bozza del provvedimento di nomina del commissario per il Parco della Salute, redatta dall’Avvocatura dello Stato, che ha consegnato al neo ministro Orazio Schillaci. Un altro viatico è arrivato ieri da un altro ministro, quello all’Università e alla Ricerca Anna Maria Bernini, nel colloquio con Cirio durante la sua visita di ieri a Torino. Dal successore di Roberto Speranza è arrivata più che una risposta interlocutoria: per il ministro non ci sarebbero problemi ad imboccare in tempi rapidi la procedura, anche se ovviamente si è riservato di valutare il dossier, ma tutti i segnali fanno propendere per un deciso via libera e, soprattutto, la condivisione della necessità di fare presto. Da qui la scelta del veicolo legislativo più prossimo, come la legge finanziaria.

Per rendere l’idea di come cambierà la procedura basta un passaggio del dispositivo predisposto dalle alte sfere dello Stato. “Il commissario assume ogni determinazione necessaria per l’affidamento, avvio ovvero la prosecuzione dei lavori. A tal fine, l’approvazione dei progetti da parte del commissario straordinario, d’intesa con il Presidente della Regione – si legge nella proposta di normativa – sostituisce ad ogni effetto di legge ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela ambientale”. Inoltre, sempre nella bozza preparata dai giuristi di Palazzo Sant'Agostino e consegnata da Cirio al governo, è previsto che “il commissario straordinario assume direttamente le funzioni di stazione appaltante e opera in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatta salva l’applicazione delle norme delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, e delle norme e dei principi dell’ordinamento comunitario, nonché alle disposizioni in materi di esproprio per pubblica utilità”.

Poteri straordinari anche per quanto riguarda la dotazione di personale: “Per il supporto tecnico e le attività connesse alla realizzazione dell’intervento, il commissario può avvalersi senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di personale appartenente a strutture dell’amministrazione centrale o territoriale interessata, di società da essi controllate direttamente o indirettamente, nonché di altri enti pubblici; il commissario può altresì avvalersi, nel numero strettamente necessario, di soggetti estranei all’apparato pubblico”. Una gestione quella che profila per il Parco della Salute, ma anche per la seconda linea della metropolitana, che non taglierà del tutto fuori la Regione e il Comune 

Sulla richiesta di Lo Russo di accorpare alla nomina del commissario per il polo sanitario quella di una figura analoga per la Metro 2, c’è la sostanziale disponibilità e condivisione di Cirio, a patto però che questo non crei ostacoli e rallentamenti al provvedimento relativo al Parco della Salute. Nel percorso comune chiesto dal sindaco cui è strettamente legata anche la richiesta di 300 milioni aggiuntivi per non penalizzare l’opera rispetto al progetto iniziale, tra l’altro, manca ancora un primo indispensabile passaggio quale l’interlocuzione con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. “Stiamo correndo contro il tempo per la legge di bilancio”, ha detto ieri a Bruxelles Giorgia Meloni. E proprio per far salire sullo stesso treno legislativo le nomine dei due commissari si corre pure in Piemonte.

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