SACRO & PROFANO

Papa Francesco astigiano ad honorem

In vista della visita del pontefice, l'amministrazione comunale si prepara a conferirgli la cittadinanza onoraria. Le radici della famiglia Bergoglio e i lontani parenti. Il sindaco Rasero raggiante: "È un vero e proprio ritorno a casa"

In occasione della visita di papa Francesco ad Asti, in programma il 19 e 20 novembre prossimi, l’amministrazione comunale fa sapere di volergli conferire la cittadinanza onoraria “a dimostrazione del Suo forte legame con Asti e il Piemonte, testimoniato dalla continuità dei contatti con la famiglia e le istituzioni del territorio”. Per questa ragione, il sindaco Maurizio Rasero ha chiesto al presidente del Consiglio comunale, Federico Garrone, di confrontarsi con i capigruppo delle forze politiche e civiche per fissarne a breve la convocazione. «Sarà una visita caratterizzata non solo dall’affetto dei familiari e dei cittadini che attendono con ansia il suo arrivo – afferma il primo cittadino – ma un vero e proprio “ritorno a casa”, un momento di festa per la città che intende accoglierlo con calore ed entusiasmo, anche a livello istituzionale con il conferimento della cittadinanza onoraria».

Il pontefice nel pomeriggio di sabato 19 novembre incontrerà i suoi lontani familiari in occasione del 90° compleanno di una cugina, Daniela Gai di Tigliole. Il giorno successivo, solennità di Cristo Re, presiederà la Messa alle 11 nella Cattedrale di Asti, per incontrare la comunità diocesana dalla quale erano partiti i genitori per emigrare in Argentina. Ripartirà per il Vaticano in tarda serata.

Una visita attesa da anni in città, quasi dieci. Già da quella sera del 13 marzo del 2013, quando il conclave convocato a seguito della rinuncia all’ufficio petrino di papa Benedetto XVI, avvenuta il 28 febbraio dello stesso anno, elesse il “papa venuto da lontano”, l’allora arcivescovo di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio.  Per gli astigiani il senso di vicinanza e appartenenza fu fortissimo. Gli inviti si erano susseguiti nel tempo e la speranza di vederlo arrivare in città, che non si è mai sopita in tutto questo tempo, è stata premiata. Pochi mesi dopo l’elezione, nel maggio del 2013, si era anche costituito un comitato, presieduto da Guido Sodano, che più volte aveva fatto arrivare messaggi al pontefice, persino in forme singolari come la bottiglia di Grignolino con etichetta speciale: “Ast t’aspeta a bras duert”,  “Asti ti aspetta a braccia aperte”. Nel giugno 2015 papa Bergoglio era stato in visita ufficiale a Torino e anche in quell’occasione aveva potuto abbracciare i suoi familiari. Nel gennaio 2020 una delegazione guidata da Rasero aveva preso parte all’Udienza generale del mercoledì in Vaticano,

L’ultimo papa a visitare Asti è stato Giovanni Paolo II, nel settembre del 1993.  Wojtyla aveva incontrato all’epoca la cittadinanza in piazza San Secondo e le famiglie in Cattedrale, aveva portato il suo saluto agli Oblati di San Giuseppe e agli anziani della Casa di Riposo, dopo aver celebrato una Messa in piazza Campo del Palio per la beatificazione di Giuseppe Marello, fondatore dei Giuseppini, e la recita dell’Angelus, aveva incontrato i giovani al Palazzetto dello Sport e si era recato a Isola, paese natale di Angelo Sodano prima di ripartire.

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