SANITÀ

Azienda Zero, il direttore sotto l'albero di Natale

Quattordici aspiranti alla guida della Super Asl. Ai primi di dicembre i colloqui con la commissione, poi la short list sul tavolo della giunta. Prima nomina importante dopo le politiche. I Fratelli d'Italia lasceranno (anche) questa poltrona della Sanità alla Lega?

Quattordici manager per un posto, quello di direttore dell’Azienda Sanitaria Zero. Non proprio quel che si dice una folla di aspiranti al vertice nel nuovo organismo sanitario, attualmente guidato nella sua fase di avvio, incominciata nella primavera scorsa, dal direttore generale dell’Asl Città di Torino Carlo Picco in veste di commissario. Il drappello di quanti hanno risposto al bando è già stato passato al vaglio degli uffici regionali per la verifica dei titoli e ora, per essere precisi verso la fine del mese, il lavoro passerà alla commissione incaricata di esaminare i curricula e, soprattutto, procedere con i colloqui al fine di stilare la rosa da consegnare alla giunta regionale. 

Come in passato, quando si è trattato di selezionare i candidati alle direzioni generali di Asl e Aso attualmente in carica, a presiedere la troika è stato chiamato (a titolo gratuito, come gli altri due membri) un ex direttore di azienda sanitaria di grande esperienza e riconosciute capacità come Paolo Tofanini. Insieme a lui lavoreranno alla valutazione dei candidati Chiara Cacciavillani, ordinario di Diritto Amministrativo all’Università di Padova e indicata da Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e Marco Krengli, preside della Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale.

Dopo alcuni incontri già avvenuti in videoconferenza, la commissione si riunirà in corso Regina nel giro di un paio di settimane per definire i criteri operativi, poi la tabella di marcia prevede di dedicare, visto il ridotto numero di candidati, non più di un paio di giorni all’inizio di dicembre ai colloqui. Subito dopo la short list, che ad oggi non si può dire quanto corta sarà, arriverà all’assessore alla Sanità Luigi Icardi e quindi alla giunta presieduta da Alberto Cirio cui spetta la scelta e quindi la nomina ufficiale del direttore della Super Asl.

Sarà quello il momento in cui si passerà dal vaglio tecnico alla decisione politica. Quanto peseranno i mutati pesi dei partiti del centrodestra dopo le elezioni politiche sulla prima nomina importante cui è chiamata la giunta regionale? L’Azienda Zero è stata fortemente voluta, sul collaudato esempio del Veneto che da anni ha un organismo analogo nel nome anche se con qualche differenza nelle competenze, dall’assessore alla Sanità e il suo partito, la Lega, fino a un paio di mesi fa sembrava certo di poter rivendicare anche la nomina del direttore, pur tenendo sempre in considerazione le caratteristiche professionali, ovviamente. 

Ma adesso, dopo il voto del 25 settembre e con il Governo di Giorgia Meloni, i Fratelli d’Italia accetteranno che la scelta del manager alla guida di un organismo dai molti e pesanti poteri sul sistema sanitario sia espressione della Lega, come già lo è l’assessore, il direttore regionale Mario Minola e lo stesso commissario Picco?

L’elenco dei quattordici aspiranti alla direzione conta anche qualche “foresto” e chissà che non sia proprio tra questi manager di altre regioni il nome su cui potrebbe nascondersi la sorpresa. O, piuttosto, le previsioni di una formalizzazione del ruolo che il direttore dell’Asl Città di Torino sta svolgendo, con non poche iniziative e provvedimenti, in questi mesi troveranno conferma in una nomina, per molti versi, annunciata anche se nel futuro di Picco potrebbero profilarsi altri incarichi di alto profilo nella sanità piemontese? Nel giro di un mese la commissione fornirà alla giunta la rosa dei nomi. E non è affatto detto che al momento della decisione politica non spuntino pure le spine.

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