DIRITTI & ROVESCI

Carcere, "a Torino situazione insostenibile"

Dopo le visite dei parlamentari Scalfarotto e Grimaldi il senatore torinese del Pd Giorgis chiede l'intervento del ministro. In pochi mesi quattro detenuti si sono tolti la vita e altri hanno tentato il suicidio. Sovraffollamento, servizi carenti e personale insufficiente

“A Torino la situazione” del carcere è "insostenibile, che cosa fa governo per ridurre sovraffollamento?". Lo chiede con un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio il senatore Andrea Giorgis (Pd) dopo che neri giorni scorsi la situazione della Casa Circondariale Lorusso-Cutugno è stata al centro delle visite dei parlamentari Ivan Scalfarotto (Italia viva) e Marco Grimaldi (Alleanza Verdi-Sinistra). “Lo scorso 10 novembre, Antonio R., di 56 anni, recluso dal 20 di agosto, in attesa di giudizio, si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo. Il 28 ottobre, con modalità analoghe, si è tolto la vita Tecca G. di 26 anni, anch’egli in attesa di giudizio, arrestato per il furto di un paio di auricolari il giorno precedente. Il 15 di agosto, utilizzando un sacchetto di nylon e il cordino dei calzoncini, si è tolto la vita Alessandro G. di 24 anni, entrato in carcere il 2 agosto e anch’egli in attesa di giudizio. Il 24 luglio si è tolto la vita impiccandosi nella propria cella, Mohammad Z. K. di 38 anni, entrato in carcere il 21 gennaio e in attesa di giudizio”, scrive il senatore torinese. “Quattro casi diversi, quattro storie diverse che testimoniano una situazione drammatica e inaccettabile in quel carcere”, aggiunge.

Ai suicidi sono poi da aggiungere decine di tentati suicidi, l’ultimo dei quali lo scorso 12 novembre, sventato anche grazie al pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria. Negli altri istituti penitenziari del territorio nazionale la situazione purtroppo non è meno preoccupante: “i morti per suicidio sono oramai 79 dall’inizio dell’anno", sottolinea Giorgis. Per questo motivo, nell’interrogazione sottoscritta da tutti i membri dem della commissione Giustizia e da gran parte del gruppo Pd a Palazzo Madama chiede di sapere “quali iniziative necessarie e urgenti il ministro in indirizzo intenda intraprendere per porre rimedio a tale drammatica situazione e, in particolare, per ridurre il sovraffollamento, che negli ultimi tempi ha ripreso a crescere e che, come noto, costituisce un serissimo ostacolo a una esecuzione della pena conforme ai precetti costituzionali e capace di favorire il graduale reinserimento del detenuto nel tessuto sociale, prevenendo in tal modo i rischi di recidiva; 14.000 hanno una pena residua inferiore ai due anni”. E ancora “per assicurare una piena ed effettiva tutela della salute dei detenuti a partire da quelli psicologicamente più fragili; accelerare e rafforzare l’assunzione di personale: amministrativo, della polizia penitenziaria e del c.d. trattamento, anche per assicurare a tutti coloro che operano all'interno degli istituti penitenziari condizioni di lavoro conformi al difficile e delicato compito che sono chiamati a svolgere; accelerare e incrementare gli interventi di manutenzione e ristrutturazione degli edifici penitenziari; dare piena ed effettiva attuazione alla recente riforma legislativa contenuta nella legge 27 settembre 2021, n.134, in materia di pene sostitutive delle pene detentive brevi”.

print_icon