SANITÀ

L'Azienda Zero resta a Picco 

Proroga dell'incarico commissariale al direttore dell'Asl Città di Torino che manterrà il doppio ruolo per altri sei mesi, fino al probabile approdo in via San Secondo dell'attuale dg di Vercelli Colombo. Intanto Minola prova a prolungare la sua permanenza in corso Regina

Per ancora sei mesi, ma l’interim potrebbe anche durare un anno, l’Azienda Sanitaria Zero sarà guidata da Carlo Picco. L’attuale commissario vedrà prorogato, con una delibera predisposta dall’assessore Luigi Icardie attesa oggi in giunta regionale, il suo incarico che gli era stato affidato la scorsa primavera e che scadrebbe alla fine dell’anno. La decisione di allungare la fase commissariale, durante a quale l’attuale direttore generale dell’Asl Città di Torino, ha messo solide basi per il futuro di quella che ormai viene definita, per i suoi poteri e le sue competenze sia sul versante puramente sanitario che amministrativo, come la Super Asl troverebbe ragione nella necessità di completare la fase di avvio e rodaggio.

In sintesi: due aziende una testa sola, almeno fino a quando il nuovo organismo fortemente voluto dall’assessore e al quale vengono attribuite molte funzioni nel sistema sanitario piemontese non potrà camminare con le sue gambe e tutte le sue articolazioni, cui sta lavorando da mesi Picco. Si dirà: ma c’è già un bando per trovare il direttore generale e c’è pure la commissione, presieduta da Paolo Tofanini, pronta a fare i colloqui con i 14 candidati alla guida dell’Azienda Zero. Tutto inutile? No, almeno da quanto trapela da corso Regina dove si fa notare come a scelta di prorogare il mandato commissariale non pregiudicherebbe  l’iter per l’individuazione del futuro direttore, contemplando semmai la possibilità di riaprire il bando stesso vista l’imminente aggiornamento dell’elenco nazionale degli idonei al ruolo di direttore generale.

Ma ci sarebbe dell’altro, dietro la decisione. Un approdo di Picco all’Azienda Zero in veste di direttore, in tempi brevi, avrebbe lasciato sguarnita la guida della più grande azienda sanitaria territoriale del Torinese. Si era vociferato della possibilità di un ribaltamento dei ruoli: Picco direttore dell’Azienda Zero e commissario dell’Asl Città di Torino dov’è attualmente direttore generale. Ipotesi piuttosto ardita, quindi meglio un passo alla volta. E allora il manager tornato in Piemonte dopo esperienze in Lombardia e in Sicilia dove ha diretto il Policlinico di Palermo, continuerà a guidare come commissario la Super Asl e a dirigere l’Asl torinese in attesa di trovare un suo successore. Un nome, a proposito, già circola ed è quello di Eva Colombo, attuale direttore generale dell’Asl di Vercelli, dove è arrivata dopo essere stata al vertice amministrativo proprio nell’Asl Città di Torino diretta da Picco. Un passaggio di consegne all’impronta della continuità, insomma, quello che si prospetta al momento in cui si tratterà di nominare il direttore della Super Asl e nell’eventualità, data sempre più probabile, che a rivestire quel ruolo, su scelta fiduciaria della giunta regionale, sarà lo stesso Picco.

La proroga della guida della Super Asl incrocia, inevitabilmente, anche un’altra scadenza: quella del mandato di direttore regionale della Sanità di Mario Minola. L’attuale numero uno, sul piano amministrativo, della sanità piemontese raggiungerà l’età pensionabile a fine maggio. Limite che, ad oggi, la normativa regionale non consente di superare, ma che il diretto interessato parrebbe voler discutere con i vertici politici della Regione nella prospettiva di un prolungamento della sua permanenza ai piani alti di corso Regine. Ipotesi, ad oggi, data come assai improbabile non foss’altro per il meccanismo che innescherebbe per gli atri direttori regionali. Certo anche la successione a Minola, nella prossima primavera, sarà un altro passaggio non meno cruciale e ambìto per la sanità piemontese.

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