Borsa: Juventus -0,4%, si teme nuovo aumento capitale

Juventus in altalena a Piazza Affari a due giorni dalle dimissioni a sorpresa dell'intero cda, a seguito delle accuse mosse dalla Procura di Torino e dalla Consob sulla vicenda degli stipendi dei giocatori e del falso di bilancio. I titoli, che già ieri avevano arginato le perdite, dopo un tonfo in avvio di quasi il 10%, hanno provato a rialzare la testa e poi si sono di nuovo portati sulla parità a 0,27 euro.
 
Il mercato da una parte apprezza il fatto che sia sceso direttamente in campo John Elkann, il numero uno della holding di controllo Exor (che nel pomeriggio terrà una conference call con gli analisti), per difendere l'operato dei vertici della società e ribadire che «con il sostengo e l’affetto dei nostri tifosi, abbiamo l’occasione di costruire un futuro straordinario» per la squadra bianconera. Dall'altra però teme che il club sarà di nuovo costretto a effettuare un aumento di capitale.
 
Intanto è scattato il conto alla rovescia per il nuovo board che si insedierà nel gennaio 2023. Un board che, come ha sottolineato Elkann, «sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico, guidati del presidente Gianluca Ferrero: insieme agli altri amministratori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi». In più Maurizio Scanavino, indicato nuovo direttore generale, «metterà a frutto l’esperienza maturata soprattutto in ambito media e digitale per accelerare lo sviluppo della Juventus, uno dei brand più forti al mondo», ha evidenziato Elkann, che ha anche messo a tacere le voci di un addio dell'allenatore, Massimiliano Allegri, affermando che il tecnico «rimane il punto di riferimento dell’area sportiva». Elkann, tra l'altro, ritiene che alla fine la partita davanti ai magistrati non sia ancora chiusa. «Confido che la società riuscirà a dimostrare di aver agito sempre correttamente», ha infatti detto.

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