PALAZZI ROMANI

Grimaldi alza le mani al Governo

Il deputato della sinistra porta nell'Aula di Montecitorio la verve polemica che l'ha contraddistinto negli anni trascorsi nel Consiglio regionale del Piemonte. Interrogazione sul comportamento delle forze dell'ordine che hanno sventato il blitz di Extinction Rebellion

Mani nere alzate contro il governo. È la protesta inscenata oggi nell’Aula di Montecitorio dai deputati dell’Alleanza verdi e sinistra per protestare contro l’approvazione del decreto-legge Aiuti quater. «Le mani che ci siamo sporcati di nero sono già pulite, come i Van Gogh e il portone del Senato, le vostre invece, con il voto di oggi e l’approvazione delle misure “sblocca trivelle”, resteranno sporche per sempre: le scelte che state compiendo saranno indelebili e verranno pagate dalle generazioni future, le stesse che criminalizzate per un po' di vernice già lavata», dichiara il vicecapogruppo di Avs, Marco Grimaldi, pirotecnico esponente della sinistra che ha portato alla Camera la verve polemica dei tanti anni trascorsi in Consiglio regionale del Piemonte. «Il Governo Meloni delle villette vista mare, dal bagnasciuga in realtà vuole vedere le trivelle e, magari, qualche naufragio con spettatore – prosegue Grimaldi –. Non vi importa quante vittime causerà la crisi climatica, voi siete convinti di potervi garantire sempre un posto all'ombra di qualche isola superstite. Ma vi sbagliate».

Grimaldi ha anche annunciato di aver depositato un’interrogazione parlamentare a risposta scritta, indirizzata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in cui chiede di fare chiarezza sulla gestione dell’ordine pubblico da parte della Questura e della prefettura di Torino poiché, si legge nel testo, «da tempo è in atto, nella città di Torino, una pericolosa criminalizzazione del dissenso». I fatti citati riguardano il 7 dicembre, quando attivisti di Extinction Rebellion erano stati fermati dalla polizia che aveva evitato un blitz al grattacielo di Intesa Sanpaolo, a Torino. Tredici ambientalisti erano stati denunciati per manifestazione non preavvisata e a sette di loro anche per possesso d’arma (erano stati sequestrati vernice ed estintori). Secondo il deputato è inoltre singolare che gli attivisti siano stati denunciati ancora prima che qualsiasi forma di protesta potesse iniziare. Insomma, le forze dell’ordine sarebbero da censurare per essere intervenute preventivamente, evitando l’ennesimo imbrattamento di edifici e sedi istituzionali. «Accusare qualcuno di aver svolto una manifestazione che non è mai avvenuta, così come non è legittimo considerare il presunto possesso di estintori come detenzione di armi», si legge. Viene inoltre sottolineato che «tali denunce preventive rappresentano un fatto grave anche per le modalità con cui sono state effettuate le identificazioni, con attiviste e attivisti prelevati da locali pubblici e perquisiti intorno alla zona dove si sarebbe dovuta svolgere l’azione, in seguito al riconoscimento di alcuni volti presenti nelle piazze durante le manifestazioni per il clima svoltesi nei mesi scorsi».

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