TRAVAGLI DEMOCRATICI

Pd, Rossi in tour

Mentre entra nel vivo la corsa congressuale a livello nazionale, in Piemonte il segretario in pectore incontra i militanti. Si parte sabato con Rivoli e la "sua" Novara: "La scelta unitaria non può congelare il confronto interno"

“La scelta condivisa di un percorso unitario per il congresso regionale del Partito democratico non deve congelare il confronto interno. Occorre invece rilanciare il dibattito sul territorio, a partire dai circoli”. A pochi giorni dalla sua incoronazione da parte delle correnti dem, il consigliere regionale Mimmo Rossi annuncia un tour di visite nei circoli. È l’unico candidato alla guida del partito piemontese, una scelta unitaria che non può soffocare il dibattito. “L’obiettivo – spiega Rossi, che nella conta nazionale è schierato con Stefano Bonaccini – è capire insieme come fare dei passi avanti, come invertire la tendenza che vede diminuire i tesseramenti, e darci degli obiettivi concreti e misurabili in termini di partecipazione e di radicamento territoriale”. Due totem che il Pd continua a invocare nonostante la continua emorragia di tesserati e militanti al punto che le sezioni che chiudono sono decisamente di più rispetto a quelle che aprono.

“Nei prossimi giorni – prosegue Rossi – comincio un tour che mi porterà a incontrare molti militanti nei circoli, per presentarmi e per dialogare a partire dal documento “Nelle nostre mani”. Sabato 4 febbraio sarò a Rivoli e a Novara, domenica 5 a Nichelino e nell’Ovest Ticino. Tappe scelte non a caso: Rivoli è uno dei principali centri dell'hinterland di Torino, finito quattro anni orsono al centrodestra per un pugno di voti. Qui la maggioranza è ormai spaccata e il Pd punta a riprendersi una città che ha amministrato per decenni.

Inoltre, insieme ai segretari provinciali, sto organizzando una serie di incontri, il primo sarà martedì 7 a Torino, per confrontarmi con le coordinatrici e i coordinatori di circolo di tutte le province”. “Sono proprio i circoli – rimarca – a rappresentare l’infrastruttura fondamentale del partito, senza cui non è possibile organizzare l’azione politica. Ho delle proposte su come rilanciare il Pd regionale, ma vorrei anche raccogliere istanze e suggerimenti. Credo che dal confronto possano emergere soluzioni e linee condivise per impostare il lavoro dei prossimi anni, a partire dalle elezioni regionali ed europee”.

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