LA SACRA RUOTA

La Fiat "torna" al Lingotto, rendite al posto delle auto

Elkann annuncia che nella storica fabbrica si gestiranno patrimoni "alternativi": opere d'arte, preziosi, collezioni. In quello che fu il quartier generale dell'Avvocato si insedierà la società del gruppo Exor. A disposizione asset per circa 2,5 miliardi

Da fabbrica di auto a cassaforte per investimenti. Il Lingotto, complesso industriale avveniristico per i canoni dell’epoca, progettato da Giacomo Matté Trucco negli anni Venti, dopo aver subito a metà degli anni Ottanta del secolo scorso la trasformazione in centro fieristico, diventa sede della società di gestione patrimoniale del gruppo Exor, con circa 2,5 miliardi di euro di asset. E così là dove uscivano i modelli che hanno reso celebre la Fiat – Torpedo, la mitica Topolino, la gloriosa Balilla e la Fiat 1100 R, fino all’ultima: la Lancia Delta prima serie – ora si macineranno rendite finanziarie.

Ad annunciarlo è John Elkann nella lettera agli azionisti di Exor. “Sotto la guida di Enrico Vellano, Lingotto inizierà la sua vita quest’anno – spiega l’erede dell’Avvocato – come società di gestione patrimoniale alternativa interamente controllata, con circa 2,5 miliardi di euro di asset in gestione, grazie al contributo paritario di Covéa ed Exor. Ciò darà una casa ai nostri colleghi Matteo, Nikhil e ai loro team”. Proprio al Lingotto si terrà il 30 novembre l’Investor Day di Exor. “Ci ritroveremo quest’anno – scrive Elkann agli azionisti – al Lingotto, la gigafabbrica Fiat inaugurata un secolo fa, nel 1923. Siamo consapevoli del significato di Lingotto, e ci auguriamo che la scelta di questo nome storico sia di buon auspicio per la nostra società di gestione patrimoniale. Lo stesso magnifico edificio, elogiato dall’architetto di fama mondiale Le Corbusier, è diventato un simbolo di rinnovamento negli ultimi decenni: vogliamo dunque al più presto condividere con voi la sua bellissima storia e il suo futuro”.

L’amministratore delegato ha anche usato la lettera agli azionisti per ringraziare il presidente uscente Ajay Banga, che è stato nominato alla Banca mondiale, e per accogliere il suo successore, Nitin Nohria: “È stato un piacere lavorare con Ajay e sono grato per tutti i contributi che ha dato. Tuttavia, sfortunatamente per noi - ma fortunatamente per il mondo - Ajay è ora diventato l’unico candidato alla guida della Banca mondiale. Ci mancherà ma gli auguriamo il meglio nel suo nuovo incarico”, ha scritto Elkann, sottolineando che “sarà un privilegio per me e per i miei colleghi lavorare con Nitin nella nostra prossima fase di sviluppo”.

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