LA TORINO CHE CAMBIA

Piemonte pronto al decollo, la Città dell'Aerospazio parte a novembre

Un progetto da 1,15 miliardi di euro che si svilupperà su un'area di un chilometro quadrato. Cirio esulta: "Prende forma un lavoro di anni". Anche l'Unione industriali di Torino finanzia l'impresa. Il ruolo decisivo di Leonardo

A novembre verrà posata la prima pietra della Città dell’Aerospazio di Torino. L’annuncio del governatore Alberto Cirio è arrivato durante il convegno sul tema organizzato da Leonardo e dall’Unione industriali. “A novembre finalmente si parte – esulta Cirio – dietro ci sono anni di lavoro silente e incessante che finalmente prende forma. Sono in corso le verifiche tecniche che consentiranno di avviare i lavori in autunno, mi auguro proprio nei giorni in cui Torino sarà capitale dell’Aerospazio con gli Adm Aerospace and Defence Meetings”. L’industria aerospaziale piemontese è un orgoglio dell’industria italiana – aggiunge – e questo progetto potrà dare anche slancio al settore del turismo aerospaziale”.

La Città dell’Aerospazio occuperà un’area di circa un chilometro quadrato e ospiterà spazi dedicati alle aziende del settore (Leonardo, Thales Alenia Space, Altec) che amplieranno impianti già esistenti, nuove start-up, piccole e medie imprese del settore, laboratori, campus di Università e Politecnico, strutture sportive e anche una zona residenziale, un centro commerciale, un Museo della Scienza e della Tecnologia Aeronautica e uno Space Center dedicato all’esplorazione spaziale dotato di laboratori e aperto al pubblico. Il budget complessivo è  di 1,15 miliardi di euro, finanziato per il 49% con fondi Pnrr e per 450 milioni da risorse private. All’interno del progetto sono previste anche la riqualificazione del contiguo aeroporto Torino Aeritalia, una nuova sede per il servizio di elisoccorso del 118, un’area di sperimentazione per i droni. Insomma, un polo di ricerca, produzione e alta formazione.

“È la grande sfida che il sistema industriale torinese e piemontese sta affrontando non solo in un’ottica di sviluppo del proprio territorio, ma per dare al Paese una leadership internazionale nel settore aerospaziale” afferma il presidente dell’Unione industriali di Torino Giorgio Marsiaj annunciando la decisione di intervenire direttamente integrando con fondi propri le risorse già predisposte: “Noi ci siamo e saremo al fianco delle imprese e delle istituzioni in questa fondamentale sfida”.

Il progetto prevede sei fasi: la prima dedicata ai laboratori del Politecnico e di Leonardo che avranno locali per 12.800 mq, la seconda per l’area didattica riservata anche all’Itis con una superficie di 3.500 mq, la terza coinvolge anche le Pmi, le start-up e l’Esa Bic che avranno a disposizione 16.000 mq, la quarta è dedicata alla rigenerazione urbana, la quinta alla riqualificazione del sito di Leonardo che crescerà fino a 35.000 mq e la sesta allo Space Center.

Un ruolo fondamentale lo avrà il colosso statale Leonardo che in Piemonte genera un valore di 1,3 miliardi, ha oltre 14mila occupati, 400 fornitori, filiera al 30% di tutta l’industria hi-tech della regione. Sono i principali indicatori dell’ecosistema originato da Leonardo in Piemonte, secondo uno studio Prometeia presentato oggi a Torino. Una ricerca dalla quale emerge che ogni euro di valore aggiunto creato dall’azienda genera, in media, 1,2 euro addizionali sul territorio e che 10 occupati di Leonardo in Piemonte sostengono, in media, ulteriori 24 occupati addizionali per un totale di 14.500 addetti dell’ecosistema locale, valore cresciuto del 28% rispetto al 2018. Dai dati si rileva poi che le oltre 400 aziende della filiera, con una incidenza delle Pmi all’87%, muovono circa 400 milioni di euro di volume ordinato e che nella regione il valore degli investimenti nelle attività di Ricerca & Sviluppo raggiunge i 232 milioni, pari al 9,7% su base totale regionale. Inoltre, la produttività media del lavoro alimentata da Leonardo risulta maggiore del 44% rispetto alla media regionale e la filiera di Leonardo rappresenta il 30% di tutta l’industria hi-tech del Piemonte.

“Nell’idea della Città dell’Aerospazio – aggiunge Marco Zoff, managing director divisione velivoli Leonardo – c’è l’ambizione che dobbiamo avere insieme di portare qua sul territorio i più grandi progetti dell’Aerospazio, di farlo con competenze che formiamo qui e con una politica che ci aiuta e sostiene in maniera sana, non semplicemente sussidiando ma lavorando con noi”. Anche per Massimo Comparini, ceo di Thales Alenia Space Italia, la Città dell’Aerospazio è “il giusto compimento di un processo in essere che può portare questo territorio a essere il punto di riferimento a livello globale, attraendo talenti da tutto il mondo”.

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