FINANZA & POTERI

Crt, Palenzona spenna Quaglia:
via da tutte le altre poltrone

L'ex presidente sconfitto dovrà lasciare gli incarichi accumulati in questi anni grazie alla Fondazione: Ream, F2i e la guida del comitato di supporto di Cdp. "La paga del soldato", per premiare chi ha appoggiato il Camionista di Tortona

Effetto domino. Con l’elezione di Fabrizio Palenzona al vertice della Fondazione Crt s’attende un ribaltone anche in quella galassia di società ed enti partecipati da via XX Settembre. A partire da tutti gli incarichi che in questi anni si sono affastellati nel portfolio di Giovanni Quaglia. Certo alcuni sono dovuti al prestigio e alle competenze personali dell’ex presidente, altri invece sono espressione del ruolo che ricopriva in Fondazione in virtù del quale ha fatto man bassa di poltrone che ruotano attorno alla potente fondazione bancaria. E così, mentre si gode gli ultimi giorni di vacanza in Costa Rica, Furbizio già pensa ai prossimi assetti. Del resto, Quaglia, cui era stata offerta fino all'ultimo la possibilità di una uscita “onorevole”, ha rifiutato ogni compromesso preferendo lo scontro. Che ha perso.

L’incarico più prestigioso in capo a Quaglia è certamente quello al vertice di Ream, società di gestione di fondi immobiliari partecipata da Crt, Compagnia di San Paolo e una serie di altre fondazioni bancarie. Al vertice al posto dell’ex presidente potrebbe essere designato il numero due della Fondazione Crt Maurizio Irrera, che già riveste il ruolo di vicepresidente. Altre due caselle importanti sono quella di consigliere nel cda di F2i, il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali (è presente in Sagat e Sea, in Sorgenia e in decine di compagnie), e la guida del comitato di supporto di Cassa depositi e prestiti, che svolge la delicata funzione di raccordo tra Cdp e i territori. Posti che, sospettano gli sconfitti, verranno utilizzati nei prossimi mesi come “paga del soldato” per ricompensare alcuni dei supporter dell'ultima ora di Palenzona.

Chi certamente dovrà iniziare a prepare i bagagli è il segretario generale Massimo Lapucci, troppo compromesso con la gestione Quaglia col quale ha condiviso in questi anni tutte le principali scelte, soprattutto quelle più controverse (la battaglia delle Generali in primis). Del resto nella conta di ieri ha fatto schierare Ciro Cattuto, consigliere di indirizzo considerato molto vicino a lui, sul fronte dei sostenitori di Quaglia. Dall'entourage del neo inquilino di via XX Settembre smentiscono che possa essere Irrera il successore alla guida operativa della fondazione, innanzitutto per i suoi impegni professionali. L’avvicendamento, tuttavia, non sarà immediato: Palenzona avrebbe intenzione di prendersi tutto il tempo necessario per individuare una persona dotata delle necessarie competenze finanziarie e manageriali e che goda della sua completa fiducia.

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