Gay Pride, nessuno la racconta Giusta

Dicono che… Stefano Lo Russo abbia disertato la conferenza stampa sul Pride di Torino per evitare l’imbarazzo di qualche domanda sul mancato patrocinio della Regione Piemonte, lasciando al suo assessore Jacopo Rosatelli l’incombenza di rappresentare la giunta comunale. E pure lui si è guardato bene da qualunque affondo: “Tecnicamente non si può rimproverare a un ente la mancata concessione del patrocinio se quel patrocinio non viene chiesto” dice Rosatelli, salvando anche questa volta la sacra concordia istituzionale. E pure il coordinatore del Pride torinese Marco Giusta la tocca pianissimo, spiegando che non ha chiesto il patrocinio ad Alberto Cirio perché “non mi sento rappresentato dalle politiche regionali”. Le stesse politiche che hanno portato la Regione a sostenere la conferenza annuale dell’EuroPride (Epoa), a supportare l’associazione Quore che ha vinto un bando del Pnrr per realizzare un progetto di co-housing sociale  destinato a persone Lgbtqi in difficoltà, a versare un sostanzioso contributo a Lovers, addirittura potenziato in vista del 40° anniversario del Festival. Insomma, pecunia non olet anche quando di mezzo ci sono i diritti.

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