EDILIZIA SANITARIA

"Un nuovo ospedale per il Vco,
sennò vado alla Corte dei Conti"

La minaccia della sindaca di Verbania Marchionini alla vigilia della discussione in Consiglio regionale. La Lega tira dritto, l'opposizione è sulle barricate e la giunta se ne lava le mani. Ma la relazione tecnica rischia di inguaiare i consiglieri

Se il Consiglio regionale del Piemonte deciderà di ristrutturare i due ospedali esistenti del Vco rinunciando al progetto del nuovo ospedale unico, potrebbe risponderne davanti alla Corte dei Conti. Dopo le proteste in aula dell’opposizione e alla vigilia della discussione finale in programma domani a Palazzo Lascaris, il sindaco di Verbania Silvia Marchionini annuncia, attraverso una lettera inviata a tutti i consiglieri, di essere pronta a “ogni possibile azione, a partire dalla tutela suprema della sanità pubblica, con azioni di ricorso ed esposto alla Procura generale della Corte dei Conti, per difendere gli interessi dei cittadini ad avere una sanità pubblica forte ed efficiente”. La decisione di riqualificare gli ospedali in funzione – il Castelli di Verbania e il San Biagio di Domodossola – è della maggioranza che, pur in assenza di un esplicito indirizzo della giunta, ha deciso di procedere con una soluzione che peraltro collide con una relazione tecnica commissionata proprio dall’assessorato alla Sanità (LEGGI).

Alla base della protesta di Marchionini (che non è l’unica contraria, anche tra i sindaci del centrodestra) ci sono dati difficili da smentire: il vecchio progetto varato dal centrosinistra prevedeva un nosocomio unico e baricentrico a Ornavasso: sarebbe costato 178 milioni e avrebbe avuto una disponibilità di 353 posti letto. La ristrutturazione del Castelli e del San Biagio prevede un esborso di 200 milioni complessivi per un totale di 300 posti letto. “Ad oggi disponiamo con precisione dei costi per la costruzione dell’ospedale a Ornavasso, mentre per la proposta di ristrutturazione dei due ospedali non abbiamo visto un progetto e non conosciamo gli importi relativi, elementi sconosciuti agli stessi consiglieri regionali” scrive Marchionini. Secondo la prima cittadina di Verbania, l’ipotesi di ristrutturare gli ospedali è “priva della ragionevolezza tecnica di supporto e in palese contrasto con gli stessi studi commissionati dalla Regione”, riferendosi allo studio della società di consulenza Agm Project Consulting secondo cui “la soluzione tecnica più adatta e sostenibile” è la realizzazione di un ospedale unico.

Nella seduta della settimana scorsa il consigliere Pd Domenico Rossi, segretario regionale del partito, ha ricostruito l’iter con il quale la precedente amministrazione di centrosinistra aveva intrapreso il percorso per costruire un ospedale unico, mentre con l’arrivo dell'attuale giunta “in poche settimane si è buttato via tutto”, puntando sulla ristrutturazione dei due ospedali esistenti. “Si è fatto saltare un progetto certo senza avere una alternativa. Scelte fatte perché portavano consenso, e non basate su una pianificazione di lungo periodo, rispondono a una logica che in passato ci ha portati dritti al piano di rientro in sanità”. Dopo gli interventi del capogruppo del Pd Raffaele Gallo e del pentastellato Sean Sacco, che hanno invitato a “evitare scelte campanilistiche che allungano i tempi e pregiudicano i servizi”, ha parlato in difesa della scelta contraria al nuovo ospedale il capogruppo della Lega, Alberto Preioni: “Ornavasso è in una posizione assurda sopra una collina, ci vogliono almeno 20 milioni solo di strade e parcheggi, e bisogna spianare mezza collina. Il Vco è un territorio difficile, fragile, complesso, montano e con una grande vocazione turistica. È vero che ci sono dei sindaci che sostengono un ospedale unico baricentrico, ma il problema è dove farlo, perché per ogni sindaco il baricentro è nel proprio Comune. E comunque – ha rimarcato – i sindaci non sono tutti a favore di Ornavasso, perché 31 di loro vogliono mantenere gli ospedali che ci sono, per i quali abbiamo a disposizione 200 milioni di euro a fondo perduto”.