Un Leone in gabbia

“Ho sbagliato a chiamarli fascisti… sono degli infami”. Ha un diavolo per capello Gianluca Gavazza mentre parla animatamente con l’assessore e compagna di partito Chiara Caucino. Con chi ce l’abbia il Maslè non è chiaro, solo piccoli scazzi dentro al gruppo di Chivasso, spiegano alcuni, un pollaio troppo piccolo per due galli come Gavazza e Claudio Leone, quest’ultimo da mesi con un piede fuori della porta in attesa di aderire a Fratelli d’Italia. Tanto per non smentire certi rumors ieri Leone si è presentato a Palazzo Lascaris senza la spilletta di Alberto da Giussano, che il segretario piemontese Riccardo Molinari aveva consigliato (anzi, ordinato) di indossare per rivendicare le radici del partito un tempo padano. “Ho quella di FdI in tasca”, ha celiato Leone con il suo capogruppo Alberto Preioni. Scherzando, in fondo, si può dire tutto. Anche la verità.

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