ECONOMIA DOMESTICA

Bancari, Messina per l’Intesa.
Il ceo spacca il fronte Abi

L'associazione dei banchieri "superata" dal numero uno di Ca' de Sass che dopo aver tolto la delega a Patuelli oggi dà informalmente il suo assenso alle richieste dei sindacati: aumento di 435 euro medio. La trattativa sul contratto riprende tra una settimana

Intesa spacca il fronte dei banchieri. La trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei 280mila bancari è partita con la presentazione ufficiale all’Abi della piattaforma dei sindacati. Per la risposta dei banchieri, però, servirà ancora una settimana: arriverà il 26 luglio, quando è stato programmato il prossimo incontro. Nel frattempo, mentre si lavora all’intesa da Intesa arriva la risposta positiva.

Nella riunione di stamattina le sigle sindacali (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) hanno affrontato i punti principali della piattaforma che nelle scorse settimane è stata approvata dal 99,5% dei lavoratori. Per sostenere la richiesta di aumento di 435 euro al livello medio di riferimento, che rappresenta il cuore di questo rinnovo, le organizzazioni dei lavoratori hanno rimarcato i buoni utili conseguiti dal comparto a fronte di costi del personale in progressivo calo.

Sulla richiesta i sindacati hanno già incassato un sostanziale via libera da Carlo Messina, ceo e consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, che partecipa al negoziato con la formula dell’invito permanente, dopo la revoca del mandato di rappresentanza sul contratto ad Abi. Nell’ultima assemblea dell’Associazione bancaria italiana, il presidente Antonio Patuelli ha riconosciuto la necessità di ammodernare il contratto e di attribuire ai lavoratori il recupero del potere di acquisto. Per il 26 luglio è attesa la sintesi delle posizioni che porterà nel vivo delle trattative, con l’obiettivo di arrivare a un accordo in tempi rapidi.

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