PALAZZO CIVICO

Trasporti, Lo Russo vara la stangata. Opposizione: "È il re degli aumenti"

Via libera della Sala Rossa all'aumento delle tariffe. Biglietto singolo da 1,70 a 2 euro. Un nuovo piano industriale per mettere in sicurezza Gtt. L'opposizione attacca il sindaco ma anche nella maggioranza vi sono dubbi (e si considera l'ipotesi della privatizzazione)

Ora è ufficiale: la Sala Rossa dà il via libera all’aumento del biglietto del bus, che passa da 1,70 a 2 euro. Una scelta obbligata per “mantenere Gtt pubblica, scongiurando la privatizzazione”, ha affermato l’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta senza tuttavia spiegare perché la privatizzazione rappresenterebbe un pericolo da scongiurare al punto che anche nella stessa maggioranza c’è chi ormai la evoca senza mezzi termini. Tra loro il radicale Silvio Viale: “La sindrome Alitalia aleggia su Gtt: tiriamo fuori i soldi e andiamo avanti, vedremo cosa fare”. Viale era a favore della proposta di privatizzazione dell’allora giunta di Piero Fassino e oggi chiede un referendum per far scegliere ai cittadini se ha ancora senso tenere tutte le azioni Gtt nel bilancio del Comune. “Il gruppo dei Moderati voterà controvoglia questo aumento dei biglietti”, ha affermato a denti stretti Simone Fissolo, che spera in un risanamento che nel 2027 “riaprirà la discussione sul fatto se sia ancora il caso se mantenere l’azienda pubblica o privatizzarla”.

Nel suo intervento Foglietta ha annunciato un nuovo piano dei trasporti e industriale in grado di traghettare l'azienda verso un “orizzonte sostenibile da un punto di vista ambientale e finanziario, con oltre 700 milioni di lavori, con più del 70% della flotta rinnovata e attese intorno agli 8 minuti”. L’assessora ai Trasporti ha quindi ricordato le precarie condizioni finanziarie di Gtt al momento dell'insediamento di questa amministrazione, situazione aggravata con l'aumento dell'inflazione, con rincari dei carburanti per 16 milioni e perdite per 72 milioni. Una situazione precaria nella quale Gtt versa da almeno quindici anni. (Qui le nuove tariffe)

L’opposizione si preparava alla protesta in aula da settimane. Comincia il 5 Stelle Andrea Russi leggendo un lungo elenco degli aumenti decisi dalla giunta: addizionale Irpef, strisce blu e Tari fino agli aumenti per chi va a riprendersi il cane smarrito, che pagherà 50 euro invece di 25. “Si è guadagnato sul campo il titolo di Re degli aumenti. E io la incorono” va in scena Russi esibendo una corona su un cuscino purpureo di fronte al sorriso divertito del sindaco. Anche Pierlucio Firrao di Torino Bellissima ha la sua sceneggiata da proporre e lo fa riprendendo una réclame immortale: “Per un prezzo grande ci vuole un grande biglietto” ha detto prima di consegnare all’assessora Foglietta un maxi ticket di Gtt. In aula c'è anche Andrea Tronzano di Forza Italia che tuttavia non infierisce, sapendo - essendo lui assessore al Bilancio della Regione - che c'è anche lui nel lungo elenco di debitori dell'azienda e non per qualche spicciolo ma per 59 milioni di euro.

“Voglio spezzare una lancia sulla nomina dell’ad Gtt” se la ride il nipote d’Italia Giovanni Crosetto riferendosi a Serena Lancione. Lei infatti “è l’unica nomina che non vede all’interno del proprio curriculum il Partito democratico”. In chiusura, il sindaco Lo Russo ha rivendicato la scelta di non privatizzare aggiungendo: “Voglio citare una società pubblica efficiente: Smat, che dimostra che è possibile avere proprietà pubblica ed efficienza aziendale, anche con bilanci solidi”. Il sindaco ha detto di voler scommettere “su un maggior coinvolgimento dei lavoratori” rilanciando la sua proposta, allora rifiutata dai sindacati, di portare un rappresentante dei lavoratori nel consiglio di amministrazione. “Ci sono 4.000 lavoratori in Gtt”, ha aggiunto il sindaco in chiusura riferendosi a chi, nell’aula, chiede di sfoltirne l’organico, “da padre di famiglia, io ci andrei cauto”.