Al Caat siamo alla frutta

Dicono che… sia scoppiato un caso diplomatico attorno alle nomine del Caat, il grande centro agroalimentare alle porte di Torino. L’intesa tra il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Camera di Commercio Dario Gallina per la designazione dell’ex presidente di Coldiretti Torino Fabrizio Galliati ha mandato su tutte le furie proprio i più alti rappresentanti dell’associazione degli agricoltori. Galliati, infatti, non solo non rappresenta Coldiretti ma ne sarebbe stato addirittura espulso. Così, quello che doveva essere un gesto di attenzione si è trasformato in un’onta per il numero uno regionale Roberto Moncalvo, il quale ora rivendica un posto per sé che realmente possa rappresentare la sua organizzazione. E dal momento che nel cda che s’insedierà dopo l’estate c’è la necessità di inserire anche una donna, è stata la Regione, attraverso l’assessore leghista Fabrizio Ricca, a farsi carico di un nome indicato da Coldiretti. Insomma, doveva essere un modo per (ri)avvicinare Coldiretti al centrosinistra e invece l’ha gettata tra le braccia della Lega.

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