BERLUSCONES

Forza Italia, congresso di Quaresima

Il tempo del lutto prosegue. Tajani convoca le assise nazionali per il 24 e 25 febbraio, salvo spostamenti. Non è detto che per quella data il partito non sia... dipartito. Eppure c'è chi bussa alla porta. Occhi puntati sul travaglio del Terzo Polo

Un congresso quaresimale, di penitenza. È quello che Forza Italia celebrerà il 24 e 25 febbraio 2024, il primo dopo la morte di Silvio Berlusconi e pressoché l’unico della sua storia. È stato Antonio Tajani, nella sua veste di segretario nazionale e candidato alla leadership, a proporlo al vertice del partito, avvertendo però che le date potrebbero subire variazioni in caso di appuntamenti elettorali. E siccome le Europee assieme a un consistente pacchetto di regionali e amministrative sono in calendario per giugno, non è detto che presi dall’affanno alla fine si decida per farlo slittare di qualche mese, magari proprio dopo le urne. Sempre che a quell’appuntamento FI si presenti ancora in salute. Tre fedelissimi nei posti chiave: Francesco Battistoni da Montefiascone, suo storico collaboratore, già sottosegretario all’Agricoltura del governo Draghi, alla guida dell’organizzazione; ad Alessandro Battilocchio affida la gestione dele campagne elettorale, a partire dalla formazione delle liste; Raffaele Nevi, attuale vicepresidente vicario del gruppo alla Camera, diventa il portavoce del segretario incaricato di curare “i rapporti quotidiani con la stampa”.

Mentre tutti i sondaggi certificano il costante calo dei consensi Tajani, sempre più fedele al vecchio nomignolo di “in vece di Berlusconi” guadagnato ai tempi in cui era portavoce del Cav e non riconosciuto come suo erede politico, tenta di contrastare l’onda negativa. Anzi, a detta del vicepremier e ministro deli Esteri, Forza Italia gode di un rinnovato appeal, al punto che molti sarebbero pronti ad aderire. “Rosato con noi? È una persona che stimo ma non abbiamo mai annunciato il suo nome, non c’è nessuna trattativa in corso. Poi, se ci sono altre persone del suo partito che vogliono aderire, ne parliamo. Si condivide un progetto, questo è quello che ci interessa...”, aveva detto ieri alla presentazione della festa nazionale dei giovani azzurri a Gaeta, “Azzurra Libertà, Ritorno ad Everest”, una tre giorni dall’8 al 10 settembre.

Il segretario nazionale ribadisce la scelta di campo (“noi siamo il centro del centrodestra, alternativi alla sinistra, chiamiamo a raccolta tutti coloro che vogliono costruire la dimora del centro, che non è solo un centro politico ma l’architrave, la pietra angolare della politica italiana”) e conferma lo scouting forzista laddove c’è '”un grande spazio politico”, assicurando che presto ci sanno nuove adesioni al partito, anche di big “ma senza fare nomi per non bruciarli”. Anche se è chiaro a tutti l’obiettivo, visto che nel mirino ci sono ora molti “renziani” che da potenziali predatori potrebbero trasformarsi in appetibili prede. Chissà. Nel frattempo, sempre ieri è arrivato via social l’annuncio di un nuovo acquisto proveniente da Italia Viva: “Benvenuto al consigliere regionale della Toscana Maurizio Sguanci, felici che abbia scelto di aderire al nostro modello di buongoverno”.

Tajani punta a riorganizzare la presenza azzurra in ogni regione, dove però si misura con la concorrenza delle truppe fedeli alla capogruppo in Senato Licia Ronzulli, l’antica amazzone di Arcore poi caduta in disgrazia ma che conta numerosi seguaci, soprattutto in Lombardia. In Piemonte, invece, la coppia di comando – formata dal ministro e coordinatore Paolo Zangrillo e dal suo attaché Roberto Rosso – l’hanno mollata in quattro e quattr’otto offrendo i servigi a Tajani. “Tutto questo lavoro che stiamo svolgendo – sottolinea il vicepremier – punta a rafforzare la presenza di FI sul territorio per preparare la campagna elettorale delle amministrative e delle europee e affrontare temi concreti, le famose 5 nostre sfide, per realizzare sogni del nostro leader Berlusconi”. Un modo, insiste, “per chiamare a raccolta tutti quelli che vogliono costruire la dimora del centro, c’è un grande spazio da riempire”.

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