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Segre e Seymandi tornano insieme (per una serata di beneficenza)

Preparate i popcorn. Martedì sera la coppia scoppiata incontrerà amici e conoscenti a un evento in sostegno della ricerca ospedaliera. L'invito firmato a quattro mani. Dopo la rottura di fine luglio i due si sono parlati solo sui giornali o tramite avvocati - VIDEO e LETTERA

Di nuovo insieme, anche se non appassionatamente. L’evento è nobile, come lo sono le iniziative benefiche, l’occasione ghiotta (come potrebbe non esserlo vedere riunita la coppia scoppiata con fragore planetario nel bel mezzo dell’estate?). Lui, Massimo Segre, il banchiere di cui nessuno oltre la ristretta cerchia finanziaria e della Torino bene conosceva l’esistenza all’improvviso assurto alle cronache come il “cornuto d’Italia” per l’ormai celebre festa in cui ha dato il benservito alla promessa sposa, denunciando i (presunti) tradimenti. Lei, Cristina Seymandi, bella, bionda, rampante, qualche tentativo andato male in politica tra video elettorali nelle periferie torinesi e balzi dall’entourage grillino di Chiara Appendino a quello del mancato sindaco di centrodestra Paolo Damilano, un presente e forse un futuro da imprenditrice favorito dai soldi e dalle aziende del mancato consorte, è la donna che divide più di Giorgia Meloni ed Elly Schlein: chi la difende, chi la accusa, per qualcuno è una vittima per altri è la perfida e cinica avventuriera.

La storia è stranota, così come gli strascichi giudiziari, tra le migliaia di euro passate da un conto di lui a uno di lei, un anello sparito, gli avvocati e financo i consulenti di immagine e “reputation manager” (qualsiasi cosa voglia dire), con l’inframmezzo agostano e ancor più vanziniano di un paio di presunti amanti in quel di Alassio, negli stessi giorni in cui Segre passeggiava lungo il famoso muretto, ormai più celebre delle celebrità finite nelle ceramiche inventate da Mario Berrino ed Ernest Hemingway.

È da quella famosa sera del 27 luglio, raccontata per primo dallo Spiffero e immortalata da un video diventato presto virale, che la coppia scoppiata non si è più vista, neppure in quell’aula di tribunale in cui ha preso avvio il procedimento civile avviato da Segre per ottenere indietro i quasi 700mila euro prelevati da Seymandi. A Palazzo caccia hanno parlato i legali, loro due sulle pagine dei giornali, attraverso post più o meno criptati sui social e, soprattutto lei, nei talkshow casarecci. Sembra che non dovessero rivedersi più e chissà se anche a loro, come nella celebre canzone di Lucio Battisti, scapperà da ridere.

Questione di giorni e la saga si arricchirà di un nuovo capitolo. Tra i mille incarichi che la prezzemolina ha ricevuto, insieme al famoso e scomparso brillocco, dal promesso sposo c’è pure quello di segretario generale della Fondazione Ricerca Molinette, ente benefico legato al grande ospedale torinese. Lui, Segre, ovviamente è il presidente. Tanto basta a firmare insieme, l’invito all’evento promosso dal mensile Torino Magazine, al cui interno la fondazione avrà uno spazio per illustrare le sue iniziative. Appuntamento martedì sera, 19 settembre a partire dalle 21, al Garden di Edit, in piazza Teresa Noce. Tra “bollicine, music & friends” c’è da giurare che saranno in molti a non voler mancare, certo per “ripartire dalle idee” come promette la locandina dell’iniziativa, ma soprattutto per vedere se la “scoppia” più celebre dell’anno, oltre che nell’invito, sarà presente anche dal vivo. Nella lettera sembra non lascino dubbi quando auspicano di “vederVi partecipare numerosi”. Gli organizzatori non si sbottonano limitandosi a dire che “tutto è confermato, non abbiamo ricevuto disdette”, unica concessione che, in caso di maltempo, la serata slitta al giorno successivo. Andrà solo lei, che dopo la rottura non ha certo scelto la clausura? Si farà vedere soltanto lui, dopo i tristi e solitari caffè nella Liguria di ponente seguiti alle tramontate nozze? Se si presentassero uno a fianco all’altra, il feuilleton diventerebbe ancor più commedia. All’italiana. Pardon, alla torinese.

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