EDILIZIA SANITARIA

Nuovi ospedali ancora sulla carta,
ma al Piemonte servono più soldi

Sale da 30 a 42 milioni l'impegno di spesa per finanziare i progetti delle strutture da costruire con l'Inail. Il Pd con il capogruppo Gallo attacca: "Ad agosto l'assessore aveva rassicurato sull'adeguatezza delle risorse". Al solito: manca la programmazione

Poco più di un mese fa, lo scorso primo agosto, rispondendo a un’interrogazione del Pd l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi spiegava che “il fondo di 30 milioni per finanziare i progetti degli ospedali realizzati dall’Inail non è ancora stato utilizzato e resta lì per coprire un’eventuale mancanza di disponibilità”. Oggi la giunta regionale ha approvato l’incremento di quel fondo, portandolo a 42 milioni.

Cos’è cambiato nel giro di un mese? “L’aumento dell'inflazione e dei costi generali che coinvolgono tutti i settori produttivi” hanno indotto la Regione a “mettere in sicurezza l'avanzamento di tutte le progettazioni, quindi di aumentare la capienza del fondo, sufficiente a coprire i costi delle progettazioni in corso nel 2023”. Rincari che non erano già previsti o prevedibili all’inizio di agosto? Tanto basta all’opposizione per sferrare l’ennesimo attacco al centrodestra, affondando il coltello nel burro, indicando questa vicenda come “l’ennesimo fallimento” della giunta guidata da Alberto Cirio

“A pochi giorni dalla scadenza dei termini fissati dall’Inail, prevista per il 30 settembre, scopriamo che servono, con urgenza, nuove risorse senza specificare su quali presidi e perché“, attacca il capogruppo dem Raffaele Gallo. “Peccato – prosegue -– che l’assessore Icardi avesse garantito ripetutamente che le Asl avrebbero proceduto autonomamente, senza ricorrere all’utilizzo dei fondi. Insomma, la confusione sulla realizzazione dei nuovi ospedali regna sovrana” Per il Pd “i nodi, purtroppo, sono venuti al pettine. Non avremmo voluto avere ragione – conclude Gallo – nel pronosticare che ci sarebbero state difficoltà perché purtroppo saranno i cittadini a scontare ritardi e rinvii. Siamo lontani dal vedere realizzati i nuovi ospedali”.

Ovviamente, di diverso avviso Icardi che in una nota, osserva come “la Regione risulta assegnataria di 1,7 miliardi di euro da parte dell'Inail per la progettazione e la realizzazione di una serie di interventi di edilizia sanitaria, risorse che coprono anche le spese per progettazione, ma non le anticipano. Per questo, già lo scorso anno quindi la Regione aveva attivato un fondo da 30 milioni di euro per anticipare alle Asl i costi”. Costi che, sempre secondo Palazzo Piemonte, sono lievitati o rischiano concretamente di farlo e dunque necessitano di una revisione al rialzo del fondo. “Le aziende sanitarie regionali appaltatrici di queste opere devono poter contare sul sostegno della Regione, sia per garantire il finanziamento dei progetti, sia per potersi confrontare sui passaggi tecnici e burocratici riguardanti le gare di appalto e i cantieri”, aggiunge l’assessore, ricordando come quel denaro per i progetti sia destinato, una volta avviato l’iter, a essere restituito alla Regione da parte dell’Inail.

Resta, tuttavia, difficilmente comprensibile come appena un mese dopo le rassicurazioni sul fatto che bastavano trenta milioni, oggi si sia corsi (nel vero senso della parola) ai ripari aumentando il fondo. Una decisione, che senza entrare nel merito della sua necessità, non solo offre il destro alla minoranza per attaccare facilmente il governo piemontese, ma pone in evidenza la mancata soluzione di un ormai atavico problema che attraversa amministrazioni di diverso colore politico e non ha certo trovato soluzione in quella attuale, ovvero la mancanza di una seria e profonda programmazione sanitaria. L’impressione, difficile da smentire, resta quella di una navigazione a vista.

print_icon