POLITICA & GIUSTIZIA

Crosetto fa pace coi magistrati

Dopo il dietrofront dei giorni scorsi oggi l'incontro con il presidente dell'Anm Santalucia: "Colloquio chiarificatore". Più che di Marene sembra di San Damiano. Ad Atreju Nordio definisce la sua riforma "copernicana". Nel senso che la vedremo col cannocchiale

Come anticipato alcuni giorni fa, oggi Guido Crosetto ha incontrato a via XX Settembre il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia. Un colloquio definito “chiarificatore” in seguito alle parole del ministro della Difesa al Corriere della Sera. Un’intervista sui rapporti tra magistratura e governo che non solo suscitò numerose polemiche ma di cui lo stesso ministro riferì in Procura a inizio dicembre. Lo stesso Santalucia aveva definito “inaccettabile e inquietante” il passaggio in cui si parlava di presunte concertazioni tra magistrati “per usare i poteri giudiziari al fine di fare opposizione al governo”. “Chiediamo al ministro Crosetto – aveva detto il numero uno dei magistrati – che vengano fugati sospetti e ombre, non deve lasciare che le sue parole cadano nel vago”.

Oggi, dunque, l’incontro a Palazzo Baracchini, in attesa dell’informativa urgente che Crosetto farà a Montecitorio martedì prossimo. Un intervento in cui, con ogni probabilità, ribadirà il riferimento a riunioni e dichiarazioni di esponenti di Magistratura Democratica e di Area, che si ponevano a suo dire in contrasto con il governo Meloni. Già il primo dicembre scorso il ministro aveva riferito alla Camera lamentando la mistificazione della sua intervista sulle toghe da parte di un “plotone di esecuzione”. “Non ho parlato di incontri segreti, di cospirazioni – aveva detto Crosetto –. Do lettura di alcuni interventi pubblici che io reputo gravissimi sulla questione giustizia”, “ho totale fiducia nella magistratura” ma “chi ha responsabilità deve essere terzo”. L’Anm aveva poi etichettato le parole del ministro come “fake news” senza “alcun fondamento”, “dannose per le istituzioni”.

Il tema della giustizia è stato poi al centro della seconda giornata di Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia in corso a Castel Sant’Angelo, a Roma. “Il mio decreto – ha detto il ministro Carlo Nordio – sarà una rivoluzione copernicana”. Una riforma, ha sottolineato, che “non può attuarsi senza una revisione della Costituzione”. Lo stesso Guardasigilli, parlando poco prima al Consiglio nazionale forense, aveva toccato l’argomento della separazione delle carriere spiegando che “non è un vulnus alla democrazia”. “Quando si discute della separazione delle carriere – le sue parole –, la litania che sentiamo da parte dei magistrati, è quella che la separazione vulnererebbe la cultura della giurisdizione, che è una espressione metafisica abbastanza astratta”.

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