FIANCO DESTR

Caos conguagli alle popolari,
il centrodestra non è in Bolla

Il presidente dell’Atc di Torino manda una richiesta di conguaglio da 2.500 euro agli inquilini facendo infuriare tutti. E sebbene lui sia di Forza Italia, FdI soffia sul fuoco e organizza la protesta di domani. L'assessore Caucino (Lega) fino a oggi ignara di tutto

Sulle case popolari il centrodestra non è “in Bolla”. Urge un geometra in corso Dante, quartier generale dell’Atc di Torino, dove il presidente (Emilio Bolla, appunto) rischia di finire sotto il fuoco amico del centrodestra oltreché nel mirino dei residenti.Un caso tutto interno alla coalizione di governo della Regione, giacché Bolla è nominato da Forza Italia e il suo riferimento nella giunta regionale è l’assessora alla Casa Chiara Caucino, leghista di Biella. A soffiare sul fuoco, invece, è Fratelli d'Italia.

Nella cassetta delle lettere, giusto la settimana scorsa, gli inquilini hanno trovato la richiesta di un conguaglio da migliaia di euro a testa per il riscaldamento degli ultimi quattro anni. Cifre che si aggirano sui 2.500 euro a famiglia in media. Non è tutto: il debito va onorato o perlomeno rateizzato (quindi accettato) entro venerdì 26 gennaio.

Tempi strettissimi che hanno fatto scattare la protesta. E non manca chi prova a cavalcarla. Ci sarebbero, infatti, alcuni esponenti di FdI dietro il presidio – rigorosamente senza simboli di partito – in calendario per domani mattina. Una manifestazione anti-conguaglio che non potrà che prendersela con Bolla e con Caucino, fino a stamani ignara di tutto. A informarla non è stata Atc o gli alleati di Fdi, ma il consigliere Pd Diego Sarno durante la seduta del Consiglio regionale.

Pare tutto un po’ paradossale: i Fratelli che incalzano i loro alleati, l’assessora Caucino che scopre la querelle dall’opposizione: “La destra che manifesta contro la destra, invece che interloquire con i propri assessori?”, attacca Sarno. E invita il futuro primo partito della coalizione alla responsabilità: “Fa parte della Giunta Cirio e della maggioranza di governo, dovrebbe chiarire e risolvere il problema nelle sedi opportune”.

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