VERSO IL VOTO

Anche il M5s cerca un candidato: Martinetti e Matrisciano in pista

Nessuno crede più all'accordo tra Pd e Cinquestelle e mentre i dem riuniscono gli alleati e strizzano l'occhio ai renziani, i grillini si preparano alla corsa solitaria. Chi guiderà la lista alle regionali in Piemonte? Ecco i nomi in ballo

Non solo il Pd, che ne dibatte da sei mesi, anche il Movimento 5 stelle presto dovrà individuare un candidato presidente in vista delle regionali del Piemonte, visto l’ormai quasi scontato naufragio della trattativa che le delegazioni dei due partiti hanno condotto in questo mese di gennaio. Finora nessuno ha ipotizzato dei nomi, anche per evitare di confermare il sospetto che ha sempre albergato nella testa dei dem e cioè che tra i Cinquestelle in pochi credessero davvero alla possibilità di un’intesa. Ora, seppur sottovoce, con il tavolo congelato fino a data da destinarsi, c’è chi inizia a fare qualche ipotesi, delineando innanzitutto un metodo. Molto probabilmente sarà un interno, facile che si vada a pescare tra i parlamentari non eletti alle scorse politiche o nell’attuale gruppo consigliare. Più perigliosa sembra la strada che porta a un “civico”, cioè a una personalità esterna viste anche le possibilità scarse di finire a Palazzo Lascaris (la legge elettorale prevede l’elezione diretta solo dei primi due candidati governatori).  

Il profilo che pare avere più chance è quello di Susy Matrisciano, parlamentare nella passata legislatura, nata a Pomigliano d’Arco, la stessa città di Luigi Di Maio, poi trapiantata ad Alessandria dove si è avvicinata ai Cinquestelle. Eletta a Palazzo Madama nel 2018, ci ha riprovato senza successo alle ultime politiche. Attualmente coordina i rapporti con il territorio nell’area Nord-Ovest e ha seguito da vicino le trattative di questi giorni con il Pd, pur non sedendo direttamente al tavolo. Un altro “ex” eccellente è Luca Carabetta di Rivoli, anche lui eletto in Parlamento nel 2018 e non confermato alla tornata successiva. Le sue ambizioni, però, dovrebbero portarlo a un’altra corsa elettorale, quella per uno scranno a Bruxelles per il quale si sta preparando da tempo. E poi ci sono i tre consiglieri regionali uscenti: Sarah Disabato è la capogruppo e coordinatrice regionale dei pentastellati ma la sua (sovra)esposizione durante le trattative col Pd potrebbe penalizzarla. È stata, infatti, particolarmente intransigente nelle rivendicazioni con i dem e ora, a fronte di una sua candidatura a presidente, qualcuno potrebbe scorgere un interesse personale dietro quelle posizioni così dure. Più probabile, a questo punto, una discesa in campo del segretario d’aula in via Alfieri Ivano Martinetti che potrebbe ingaggiare un derby albese con Alberto Cirio, mentre l’alessandrino Sean Sacco non sa ancora neanche se si ripresenterà da consigliere e quindi al momento risulta decisamente più defilato.

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