SANITÀ

Leli(soccorso) per Azienda Zero. Tutte le poltrone che traballano

In partenza il direttore sanitario Ghiselli (probabile capo del dipartimento Emergenza), per il suo posto spunta Raviolo. In forse pure quello amministrativo. Petrucci in pole per i Servizi Informatici. Il piano "blindato" da Picco prima di lasciare

Tutte le caselle sono definite, ma resta da vedere chi rimarrà al suo posto, chi lo lascerà e chi arriverà nelle posizioni di vertice dell’Azienda Sanitaria Zero del Piemonte a capo della quale, dal primo febbraio, si insedierà ufficialmente il direttore generale Adriano Leli, dopo un lungo periodo commissariale. E proprio l’ormai ex commissario Carlo Picco, riconfermato alla direzione generale dell’Asl Città di Torino, appena tre giorni prima di lasciare l’incarico, il 27 dicembre scorso, ha firmato la delibera con cui viene adottato l’atto aziendale della Super Asl. Ovvero, il documento che disegna e fissa competenze, funzione e organigramma della struttura costituita ormai due anni fa, il primo gennaio 2022, dopo che la legge istitutiva, fortemente voluta dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi, era stata approvata dal consiglio regionale nell’ottobre del 2021.

Picco, tuttavia, non si è limitato a riproporre il testo del 13 giugno 2022, ma ha introdotto integrazioni con l’istituzione di una serie di dipartimenti e modifiche ad alcune strutture complesse. Il tutto motivato dalla necessità di “implementare la sinergia tra le varie funzioni incardinate nelle aziende sanitarie e nelle more di una revisione complessiva” della stessa Azienda Zero. Con una battuta si potrebbe dire che a Leli, viene consegnata la Super Asl “chiavi in mano”. Al suo arrivo l’ex dirigente della società di committenza regionale Scr e prima ancora al consorzio informatico del Piemonte Csi, migrato nel maggio del 2021 in Emilia-Romagna per dirigere l’agenzia per lo sviluppo dei mercati telematici della Regione governata da Stefano Bonaccini, troverà dunque sulla scrivania il piano predisposto fin nei dettagli da Picco. Una “cortesia” che se per alcuni è null’altro che il completo compimento della missione a suo tempo affidata al direttore dell’Asl di Torino, per altri è qualcosa che somiglierebbe a un colpo di coda del manager con la maglia e non pochi galloni della Lega. Una versione che, per i sostenitori, sarebbe avvalorata dall’investitura politica del nuovo direttore da parte di Fratelli d’Italia (col convinto sostegno di Icardi), nonostante le pregresse esperienze professionali nell’epoca del centrosinistra di Mercedes Bresso e la recente esperienza alla corte di Bonaccini.

Ma se, almeno per ora, lo schema all’interno del quale muoversi, per Leli resta quello definito da Picco, diversa e assai meno rigida è la questione delle figure a capo dei dipartimenti e delle strutture più importanti. Prima ancora, però, ci sono i due posti apicali di strettissima collaborazione (e fiducia), ovvero il direttore amministrativo e quello sanitario. Quest’ultimo, Gianluca Ghiselli, dalla fine dell’incarico a Picco anche direttore generale ad interim, è dato prossimo a lasciare l’incarico. Primario di medicina d’urgenza ad Asti, unico medico della spedizione dell’Enea in Antartico dal 2018 al 2019, Ghiselli lascerebbero l’incarico di nomina fiduciaria del direttore generale, probabilmente per assumere la direzione di uno dei dipartimenti legati alla sua competenza professionale, quindi all’emergenza e urgenza. Se le voci di un suo passaggio strutturale troveranno conferma, Leli il cui profilo è quello amministrativo, organizzativo e tecnico, ma non certo spiccatamente sanitario, dovrà scegliere una figura non solo di cui fidarsi, ma anche affidarsi per l’ambito medico.

Un indizio su una possibile figura per quella posizione lo si potrebbe trovare nel recentissimo elenco degli idonei a ruolo di direttore sanitario dove compare un nome noto come quello di Mario Raviolo. Il fatto stesso che il “Rambo” dell’emergenza Covid, attaccato da più parti per i suoi modi spicci ma richiamato a coordinare le operazioni nella sala crisi di corso Marche quando la situazione pandemica si era rifatta assai critica e serviva un “operativo”, abbia presentato domanda per quel ruolo potrebbe essere assai indicativo. Oggi a capo del dipartimento Emergenza e Urgenza dell’Asl Cuneo1 e direttore della Maxiemergenza per cui ha svolto numerose missioni all’estero con il grande ospedale da campo di stanza a Levaldigi, Raviolo anche sotto l’aspetto economico non pare ambire a una direzione sanitaria di un’Asl. Diverso sarebbe il caso di Azienda Zero, da cui potrebbe incidere anche e soprattutto proprio sul settore del 118 che lo vede da tempo critico nei confronti dell’azione della Super Asl. 

Indicato da FdI tra gli esperti che lavoreranno al programma del partito per le elezioni regionali, può certamente contare sull’appoggio meloniani, soprattutto quello di alcuni esponenti del Cuneese, in primis il capogruppo a Palazzo Lascaris Paolo Bongioanni, nel caso tutt’altro che improbabile della necessità di coniugare capacità ed esperienza con appartenenza politica.

Meno sotto i riflettori è l’attuale direttore amministrativo di Azienda Sanitaria Zero, Alessandro Mazzantini, esordi in Ernst & Young, poi vari incarichi tra cui una consulenza per l’ospedale di Settimo Torinese. In questo caso, visto il profilo di Leli, è assai probabile che il nuovo direttore generale decida di confermarlo, oppure più probabilmente sostituirlo con una figura di sua fiducia, in un settore che conosce assai bene.Così come il settore delle tecnologie e in particolare quei sistemi infornatici di cui si è occupato fino a meno di un mese fa in Emilia-Romagna. Chi nella Super Asl dirigeva il settore, l’ingegnere Salvatore Scaramuzzino, alla fine dell’anno scorso ha fatto su armi e bagagli, tornando al suo lavoro all’ospedale Maggiore della Carità di Novara. Il suo posto, ad interim, è coperto da Paolo Petrucci, direttore dei sistemi informatici dell’Asl To5. Il suo nome era stato in ballo, con non poche chance, proprio per la direzione generale della Super Asl, ma era rimasto escluso dall’elenco egli idonei. Una compensazione potrebbe arrivare proprio con la conferma del ruolo svolto oggi, accresciuto dalla guida del dipartimento dei Sistemi informativi e Ingegneria clinica. Ma, oltre a questi, sono non pochi altri i posti che potranno cambiare titolari dopo l’arrivo di Leli e un prevedibile periodo di rodaggio.

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