REGIONALI 2024

Meloni si schianta in Sardegna, Todde verso la vittoria

Il candidato fortemente voluto (e oscurato) dalla premier è una mezza fetecchia. Perde quasi ovunque il duello con la grillina sostenuta pure dal Pd. Salvini si prende la rivincita e il campo largo torna in auge. Quali effetti su Basilicata e Piemonte?

Centrodestra verso la sconfitta in Sardegna. Sebbene lo spoglio delle schede stia procedendo a rilento il trend sembra ormai consolidato: Alessandra Todde, la candidata grillina alla testa della coalizione Pd-M5s, sarà con ogni probabilità la nuova presidente della Regione. Ma la sconfitta nell’isola della maggioranza di governo porta soprattutto la responsabilità di Giorgia Meloni. Se confermata, la vittoria di Todde sarebbe la prima del campo largo in una regione italiana. Finora infatti l’alleanza Pd-M5S aveva perso in Umbria, Liguria, Calabria, Lombardia, Fvg e Molise. Era dal 2015 che il centrosinistra non strappava una regione al centrodestra.

La premier e leader di Fratelli d’Italia, infatti, ha imposto agli alleati di sostituire il governatore uscente Christian Solinas, sardista alleato alla Lega di Matteo Salvini, per far posto al suo fedelissimo “Trux”, al secolo Paolo Truzzu sindaco assai poco popolare e ancor meno apprezzato di Cagliari. Non solo, Meloni ha concentrato su di sé gran parte della campagna elettore sarda e quindi alla luce del risultato che si prospetta la sconfitta è doppia: di partito e personale. Se i dati che stanno circolando fossero confermati sarebbe evidente anche il flop di Renato Soru, che dopo essere uscito dal Pd si è messo in proprio con un rassemblement di liste che va da Rifondazione Comunista ad Azione di Carlo Calenda.

Dalle urne, inevitabilmente, il “campo largo” riprende vigore anche se è ancora presto per capire gli effetti del voto sardo sulle altre regioni (Basilicata e Piemonte) attese al voto nei prossimi mesi e dove Pd e Movimento 5 stelle non hanno ancora trovato un accordo per marciare sotto la stessa bandiera. 

I primi dati (10 sezioni scrutinate su 1.844) vedono Todde (Pd-M5s) in testa con il 53,7%, dietro Truzzu (Centrodestra) con il 40,3%. Renato Soru di Coalizione sarda fermo al 5%, Chessa di Sardigna R-esiste all'1%. L’affluenza definitiva è stata pari al 52,4%. A Sassari, con 12 sezioni scrutinate su 144, l’alleanza formata da M5s e Pd veleggia ben oltre il cinquanta percento mentre il centrodestra è nettamente sotto il quaranta.

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