SANITÀ

Liste d'attesa, il Piemonte accelera

Ai nastri di partenza il piano predisposto dal direttore Sottile. Procedure veloci per malati cronici e oncologici. Sul piatto 25 milioni. Previste assunzioni e un maggiore impiego di medici specializzandi. Il progetto presentato ai sindacati da Cirio e Icardi

Esami e prestazioni per i pazienti cronici, che rappresentano circa il 60 per cento delle prescrizioni di classe P, saranno esclusi dal Cup e gestiti con percorsi interni di presa in carico, a partire dal pre-ricovero, fino a post-ricovero e follow up, all’interno di ospedali e ambulatori. Percorsi specifici saranno individuati anche per la diagnosi di sospetta patologia tumorale e saranno previste anche giornate dedicate per prestazioni specifiche che saranno individuate sulla base dei fabbisogni. Sono questi, come peraltro già anticipati nelle scorse settimane dallo Spiffero, i punti principali e innovativi del piano straordinario per la riduzione delle liste d’attesa predisposto dal direttore regionale della Sanità Antonino Sottile e che, già illustrato oggi sia in giunta sia in un successivo incontro con i sindacati, sarà approvato nella prossima riunione dell’esecutivo.

A questa corsia di scorrimento veloce, nell’operazione che vede in prima linea in un ruolo di attuazione e monitoraggio l’Azienda Sanitaria Zero da poco affidata ad Adriano Leli, così come continuerà il lavoro del consulente Pietro Presti, dovranno aggiungersi le misure di potenziamento del personale, previste dall’accordo raggiunto all’interno dell’Osservatorio per il personale medico e del comparto che prevede 2mila nuove assunzioni entro la fine dell’anno. Inoltre, Per è previsto che Asl e Aso inseriscano nelle loro strutture medici specializzandi con una formula di incentivazioni per le specialità meno ambite e per le destinazioni più disagiate. Nel frattempo in Regione si lavora anche per coinvolgere ulteriormente gli specialisti ambulatoriali nel piano teso a smaltire l’arretrato di visite e altre prestazioni.

Nell’incontro di oggi è stato confermata la sottoscrizione, nei prossimi giorni, da parte della Regione e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di un accordo sempre volto alla stessa finalità. “In questi anni abbiamo lavorato sull’aumento della produttività del sistema sanitario per recuperare esami e visite che si erano accumulati durante la pandemia Covid e abbiamo smaltito l’arretrato per quanto riguarda le prestazioni più urgenti, come certificato anche dalla Corte dei Conti – ha spiegato il presidente Alberto Cirio –. Ora concentriamo i nostri sforzi sulle visite di controllo e programmabili e il percorso condiviso con i sindacati ci consentirà quest’anno di incrementare del 20 per cento la produzione delle prestazioni programmabili”. La “priorità assoluta” circa la riduzione delle liste d’attesa è stata ribadita dall’assessore Luigi Icardi il quale ha rivendicato anche “uno sforzo che ha già prodotto notevoli risultati, grazie alla collaborazione con le aziende sanitarie, gli erogatori privati, i medici di medicina generale, le associazioni dei pazienti e alle risorse che la Regione ha investito per l’assunzione del personale e per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico”. delle strutture e delle apparecchiature sanitarie. 

Il piano prevede anche un monitoraggio e un conteggio costante monitorato delle prestazioni, ma anche delle richieste. Un aspetto questo che sarà inserito nella prossima gara per affidare la nuova gestione del Cupe, servizio il cui appalto scadrà a ottobre.

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