VERSO IL VOTO

Vercelli, Corsaro per partito perso

All'attuale primo cittadino, difensore del pistolero Pozzolo, non dispiacerebbe un quarto mandato. Le forze del centrodestra, però, guardano altrove. E se la Lega si è già schierata col veterano Scheda, anche Forza Italia e FdI si guardano intorno

Tre mesi alle urne e a Vercelli pullulano i candidati per le Comunali, soprattutto in un centrodestra mai così sfilacciato. Assodato che la Lega ha deciso di puntare su Roberto Scheda – il Biden delle risaie, classe di ferro 1942, avvocato, un passato da socialista, poi berlusconiano, civico, e infine salito sul Carroccio proprio ora che perde i pezzi – anche le altre forze si guardano intorno. E dire che in un primo momento sembrava scontata la riconferma di Andrea Corsaro, sindaco uscente, pur fiaccato da qualche problema di salute che tuttavia sembra avere lasciato alle spalle. Fosse per la moglie, si racconta in città, tornerebbe a dedicarsi esclusivamente alla professione di avvocato, ritagliandosi più tempo per sé, ma si sa quanto la politica sappia vincere persino le resistenze famigliari e così ora pare deciso a tentare il quater.

Ma che fanno le altre forze? Forza Italia valuta altre opzioni e inizia a circolare il nome dell’ex capogruppo del Pdl a Palazzo Lascaris Luca Pedrale, per gli amici il re della panissa; e pure FdI che continua formalmente a sostenere Corsaro pensa in realtà a un’altra figura: si tratterebbe del presidente della Provincia Davide Gilardino, sostenuto tra gli altri da Sara Kelany, commissario del partito a Vercelli. Anche Corsaro vanta legami stretti nel partito di Giorgia Meloni, ma purtroppo caduti in disgrazia come il deputato-pistolero Emanuele Pozzolo, di cui il primo cittadino è pure avvocato nella vicenda che lo ha coinvolto nella notte di Capodanno. Il povero parlamentare vercellese è ormai un reietto nel suo partito, scaricato anche da Giovanni Donzelli che a Striscia l’ha canzonato affermando che ormai “tutte le versioni sono concordi eccetto quella di Pozzolo”. Difficile possa aiutare Corsaro nel suo tentativo di ottenere il quarto mandato (non consecutivo naturalmente).

Se a destra la situazione pare ancora parecchio intricata (tra i nomi che circolano anche quello dell’assessore allo Sport Mimmo Sabatino), nel centrosinistra resta da capire se il Pd vorrà correre da solo, con la più che spendibile candidatura di Mariella Moccia, o allearsi con le liste di Carlo Calenda e Matteo Renzi, puntando su Fabrizio Finocchi o, secondo i rumors recenti, con l'ex consigliiere regionale Gabriele Molinari. In una competizione, per il partito di Schlein, al limite dell'impossibile.

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