Eredità Agnelli: Riesame, la Dicembre non pertinente con reato

La documentazione sequestrata dai magistrati torinesi relativa alla società Dicembre, cassaforte della famiglia Agnelli, non è pertinente con il capo di imputazione. E' quanto emerge dalla motivazioni della sentenza con cui il tribunale del Riesame ha disposto la restituzione a John Elkann e a Gianluca Ferrero, di parte del materiale sequestrato l'8 febbraio scorso dalla procura che indaga sull'eredità di Marella Caracciolo, la vedova dell'Avvocato. "La Dicembre - si legge - è una società semplice, in quanto tale rimasta per decenni del tutto informale e peraltro mai aggiornata nelle intestazioni delle quote neppure dopo la morte di Gianni Agnelli e degli altri soci storici ma si tratta, parimenti, di dinamiche che nel decreto, al di là di un rapido cenno, non hanno trovato né collocazione in una imputazione embrionale, né spiegazione circa l'eventuale rilevanza penale della sua gestione, né motivazione probatoria esplicita e specifica finalizzata al ricostruzione della evasione globale, o quantomeno agli aspetti connessi all'evasione derivante dalla contestata rendita". 'Quindi - dice il Riesame - sulla base delle anomalie riguardanti le vicende della Dicembre, allo stato, in assenza dei minimi requisiti di formalizzazione in contestazioni e di relativa motivazione (che questo collegio di certo non può introdurre ex novo) non è in alcun modo prevedibile, per la difesa e per il collegio se possano scaturire altre ipotesi di reato, quali norme possano ritenersi violate, quali tipologie concrete di condotte consumate, in quale tempo o periodo, in quale luogo, se la relativa prova potrà avere incidenza sull'unica voce contestata costituita dalla sola rendita vitalizia percepita dalla sola Caracciolo e di riflesso dall'erede Elkann".

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