VERSO IL VOTO

Causa "comune" del centrodestra: un capoluogo a testa per stare uniti

Summit dei vertici piemontesi per spartirsi le grandi città al voto: Vercelli alla Lega, Verbania a Forza Italia e Biella a FdI. Ma Delmastro ora dovrà imporre il passo indietro al suo segretario del Vco che ha già mandato in campo Albertella. Martedì secondo incontro

Servirà ancora qualche giorno, qualche muso lungo e qualche residua litigata, ma a VercelliBiella e Verbania il centrodestra correrà unito. È l’ordine di scuderia uscito dall’incontro tra i vertici piemontesi dei tre partiti della coalizione: “Stare insieme è un obbligo”, affermano all’unisono i maggiorenti di Fratelli d’Italia (Fabrizio Comba, Gaetano Nastri, Paolo Bongioanni), Lega (Riccardo Molinari, Alessandro Canelli, Elena Maccanti) e Forza Italia (Paolo Zangrillo, Roberto Rosso). Un incontro definito da tutti “cordiali” a cui ha fatto una “comparsata” Alberto Cirio. Il governatore uscente, ormai proiettato alle urne di giugno, ha definito con gli esponenti della sua maggioranza i principali temi della campagna elettorale, sollecitando in partiti a indicare i rispettivi referenti per la stesura del programma elettorale.

Il piatto forte era però rappresentato dalle candidature nei Comuni, soprattutto dei capoluoghi di provincia, dove nelle ultime settimane si sono registrate molte frizioni e non pochi scontri. Situazioni tutt’altro che semplici, anche laddove ci sono sindaci uscenti di centrodestra.

È il caso di Biella, dove l’attuale primo cittadino leghista, Claudio Corradino, vede ridursi al lumicino le possibilità di una riconferma. Il ras locale dei meloniani, Andrea Delmastro, rivendica per FdI il diritto di indicare il prossimo inquilino di Palazzo Oropa. Per avere il via libera da parte degli alleati dovrà peròm sbrogliare il nodo di Verbania, altro centro importante chiamato al voto, dove il suo fedelissimo Davide Titoli, federale meloniano, ha già lanciato nell’agone un candidato. Si tratta di Giandomenico Albertella, un civico sconfitto nel 2019 su cui pesa l’accordo sottoscritto con il Pd per ottenere la poltrona di presidente del consiglio. Sul nome di Albertella c’è il veto “irremovibile” dei berlusconiani che puntano su Mirella Cristina. A questo punto, per superare l’impasse, si profila uno scambio: Biella a Fratelli d’Italia, Verbania a Forza Italia.

Nello schema, per quanto ancora provvisorio, a Vercelli spetterà al partito di Matteo Salvini designare il successore di Andrea Corsaro, sindaco uscente, finito nel mirino del Carroccio per non essersi opposto alla transumanza dei consiglieri da Lega a Fratelli d’Italia, fenomeno non ristretto alle sponde del Sesia e che crea frizioni un po’ ovunque. Ma nella capitale del riso, di più.

“Siamo determinati a trovare soluzioni unitarie”, garantiscono all’unisono, consapevoli di dover raffreddare i bollori dei territori, dove negli ultimi cinque anni si sono accumulate scorie e malumori. Per questo dopo essersi guardati negli occhi, i capataz dovranno prendere i propri luogotenenti locali e ricondurli alla ragion di coalizione, ricordando che nel centrodestra l’unità non è un optional. Riunione aggiornata a martedì prossimo, negli uffici del Senato.