DIRITTI & ROVESCI

Gratta gratta, anzi... Gratteri e vien fuori il Delmastro anti Nordio

Il Fratello maggiore di Biella ospita il procuratore di Napoli per una lezione sull'antimafia agli studenti. I due siedono accanto e il sottosegretario ne tesse le lodi mentre il magistrato attacca il suo "capo" sulle intercettazioni: "Con il ministro non concordo su nulla"

Era un’occasione irrinunciabile per il Fratello maggiore di Biella. Sala gremita, tanti giovani e le autorità locali al gran completo per l’arrivo il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, in città per un incontro con gli studenti delle scuole secondarie sul tema Legalità è cultura. Un appuntamento organizzato dall’assessora al Lavoro del Piemonte, la sorella d’Italia (e di Biella) Elena Chiorino, fedelissima del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Felice come una Pasqua, scacciati i brutti ricordi del Capodanno pistolero, l’esponente meloniano ha ostentato una cordialità di rapporti con un magistrato protagonista di inchieste dal grande clamore mediatico (con arresti a raffica finiti spesso nel nulla) e mai tenero verso la politica e assai critico con il governo di centrodestra. Ancora alla recente inaugurazione dell’anno giudiziario ha criticato “gli interventi spot” del legislatore in materia di giustizia, rincarando poi la dose: “Bisogna che si siedano attorno a un tavolo gli addetti ai lavori, i magistrati, gli avvocati che vanno ogni giorno in udienza e che sanno veramente di cosa c’è bisogno per far funzionare il processo penale. Mettendo gente calata dall’alto, luminari di dottrina ma che non sono stati mai un giorno in udienza, abbiamo visto poi i risultati quali sono, e cioè la riforma Cartabia. E queste piccole riforme, cosiddette riforme Nordio, sono la conseguenza, la prosecuzione della riforma Cartabia”.

Peccato che Carlo Nordio sia l’inquilino principale di via Arenula, dove peraltro abita lo stesso Delmastro con le funzioni delegate dal ministro. E quindi è apparso un tantino strano che sul volto del sottosegretario non sia comparso neppure un cenno di imbarazzo alle parole pronunciate da Gratteri a margine della sua visita biellese. "Sulle intercettazioni sono in disaccordo con tutto quello che ha detto il ministro Nordio, non adesso, ma da novembre 2023 a oggi. Non c’è una cosa che mi convince per quanto riguarda le intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche”.

Una sconfessione a tutto campo di Nordio che evidentemente non dà fastidio a Delmastro e che, anzi, forse lo rafforza nella funzione di guardiano del suo ministro, compito che secondo alcuni gli avrebbe affidato direttamente Giorgia Meloni per frenare le spinte garantiste dell’ex magistrato veneto. Per prima cosa, Delmastro ha lodato il sistema dell’antimafia italiano e ovviamente il suo gradito ospite: “Abbiamo procuratori come Gratteri che sono il simbolo dell'antimafia per il mondo intero”. Poi ha fatto una riflessione: “Essere oggi qui ha un significato profondo, perché è necessario trasmettere ai ragazzi un messaggio: lo Stato c’è, è al loro fianco”. Lo Stato c’è, Nordio al Governo durerà ancora?

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