VERSO IL VOTO

Centrodestra unito e trino: un Comune a ciascuno

Chiuso l'accordo sui capoluoghi di provincia piemontesi al voto il prossimo giugno. A Biella candidato Olivero (FdI), i berluscones indicano Cristina a Verbania, l'82enne Scheda a Vercelli con il placet della Lega. Scaricati i sindaci uscenti Corradino e Corsaro

Partita chiusa. I maggiorenti del centrodestra piemontese, direttamente da Roma dove sono impegnati nei lavori parlamentari, hanno annunciato la fumata bianca sui tre capoluoghi piemontesi che  il prossimo 8 e 9 giugno andranno al voto con Regionali e Europee. Biella spetta a Fratelli d’Italia, Vercelli alla Lega e Verbania a Forza Italia. All’incontro nella Capitale erano presenti Fabrizio Comba e Gaetano Nastri per Fratelli d’Italia, Riccardo Molinari ed Elena Maccanti per la Lega, Paolo Zangrillo e Roberto Rosso per Forza Italia. Accordo che ha trovato il consenso anche delle formazioni minori, con Paolo Greco Lucchina dell’Udc e Massimo Berutti per Noi Moderati.

Si chiude così, senza potersi misurare sulla riconferma, la carriera da sindaco di Biella di Claudio Corradino. Una riconferma che non è arrivata neppure con la visita in città di Matteo Salvini, lo scorso 15 marzo, e che neanche i leghisti locali speravano. D’altronde, “l’importante è vincere, e Marzio Olivero è un profilo moderato”, spiega un leghista biellese. Il pirotecnico Corradino, abbonato a figuracce e gaffe, invece rischiava di far perdere quell’elettorato insofferente a sparate e toni bizzosi, di cui il centrodestra ha maledettamente bisogno, anche perché nel 2019, al ballottaggio, Corradino vinse col 51%. Tutt’altro che un plebiscito.

Il cedimento su Corradino non è stato gratuito: i leghisti incassano la candidatura di Roberto Scheda, arzillo 82enne, a sindaco di Vercelli, non un esponente di partito ma politico navigato e in buoni rapporti con il vertice del Carroccio. Per i seguaci del Capitano la priorità era evitare la ricandidatura di Andrea Corsaro, cui non perdonano di non essersi opposto alla transumanza di consiglieri verso i lidi meloniani. Inoltre, il primo cittadino uscente è dallo scorso gennaio avvocato difensore di Emanuele Pozzolo, il pistolero di Capodanno.

A Verbania invece la spunta Forza Italia. Erano troppi due candidati per Fratelli d’Italia così si è dovuto ritirare dalla corsa Giandomenico Albertella, che godeva anche del sostegno dei leghisti. Chissà come l'avrà presa Davide Titoli, federale locale del partito costretto a fare dietrofront e a ubbidire al diktat di Andrea Delmastro. La candidata sindaca per il centrodestra sarà così la forzista Mirella Cristina, cocca del ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, dopo essere stato in passato molto vicina a Gilberto Pichetto, che sfiderà Riccardo Brezza del Partito democratico, fresco della vittoria (di misura) alle primarie.