POLEMICHE

Al Gerbido i rifiuti dei grillini

Il sindaco di Parma (socio di Iren) vuole bloccare la costruzione dell'inceneritore nella sua città. "La spazzatura possiamo bruciarla altrove". Esposito (Pd): "Il classico metodo all'italiana". E i 5 Stelle nostrani che ne pensano?

La spazzatura di Parma? «In qualche inceneritore già esistente». A dirlo è nientemeno che il sindaco grillino della città ducale Federico Pizzarotti. Insomma, quella dei 5 Stelle, a quanto pare, non è un’avversione tout court, a priori, del grande camino: basta solo che non si faccia in casa propria. E se poi la multiservizi di cui la Città è socia, Iren, acquistasse - come sembra - Trm, la società che gestisce l’impianto del Gerbido, allora il mosaico si comporrebbe senza difficoltà. Anzi, sarebbe un modo per far lavorare ancora di più l’inceneritore torinese, permettendo vantaggi ancor maggiori a Iren e di riflesso alla città di Parma: e se poi ci sarà un prezzo da pagare, in termini di salute, il problema sarebbe solo dei torinesi.  

 

Pizzarotti è infatti impegnato, dal giorno del suo insediamento, a bloccare la realizzazione di un altro termovalorizzatore, quello che dovrebbe sorgere nella sua di città. «Classico metodo italiano, quello di risolvere i problemi di casa propria utilizzando il cortile altrui - attacca il deputato democratico Stefano Esposito -. Sarà interessante vedere ed ascoltare la reazione dei grillini nostrani, strenui oppositore dell'impianto del Gerbido; cosa diranno? assisteremo alla solita scena da vizi privati e pubbliche virtù?». E ancora: «Il movimento 5 stelle va chiamato a dare risposte sui problemi, ma soprattutto va messo di fronte alla responsabilità delle proprie azioni, perché un partito che si candida a governare l’Italia non può vivere pensando di raccontare una storia a Parma, un'altra a Torino e un'altra ancora a Palermo».

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