Torino: neo assessore, continuare a ricucire fratture sociali

"Il sindaco con me è stato molto chiaro, mi ha detto 'dobbiamo prenderci cura della città e continuare a ricucire le fratture sociali perché nessuno si senta abbandonato'. Condivido. Questo è l'approccio che ho sempre avuto e che continuerò ad avere sulla sicurezza. Per me sicurezza è prendersi cura". Si è presentato così al Consiglio comunale, citando Giovanni Falcone sulla paura e Renzo Piano sulle periferie, Marco Porcedda, il nuovo assessore alla Sicurezza della Città di Torino che subentra a Gianna Pentenero. Tenente colonnello dei carabinieri, ora in aspettativa, il neo assessore ha ricordato l'istituzione da cui proviene, l'Arma, "che ha fatto del sostegno alla cittadinanza, della difesa dei più deboli, della legalità la propria missione" e il giuramento fatto a 16 anni "di essere fedele alla Repubblica italiana per la salvaguardia delle libere istituzioni osservandone la Costituzione, una Costituzione profondamente antifascista, ancora pienamente attuale e che rappresenta un caposaldo perfettamente adeguato per rispondere alle necessità di tutela di cui abbiamo bisogno in questo periodo storico". Porcedda si è detto "pienamente consapevole della delicatezza delle tante materie di cui dovrò occuparmi e di come solo un approccio equilibrato e inclusivo possa coniugare le esigenze di avere nel contempo la capacità di rispondere ai bisogni della cittadinanza e di far sentire nessuno escluso o dimenticato". Un approccio alla sicurezza, ha assicurato, "equilibrato e inclusivo, come è sempre stato il mio modus operandi" che lo vede riconoscersi "nei valori, nelle linee programmatrice e politiche di questa amministrazione. E ringrazio Gianna Pentenero - ha concluso - che ha davvero ben lavorato in questa prima parte del mandato".

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