TERZO POLO, MARATTIN CONTRO L'APERTURA DI RENZI A PD-5 STELLE

Dopo l’apertura di Matteo Renzi a un’alleanza di Italia Viva con il Pd e i 5 Stelle, arriva la reprimenda del deputato di Italia Viva Luigi Marattin. Marattin, insieme al deputato di Azione Enrico Costa, sta girando l’Italia per per costruire un nuovo partito liberal-democratico e riformatore che si lasci alle spalle sia Italia Viva che Azione. Su Twitter Marattin spiega: “Dopo la pesante sconfitta del 8-9 giugno, Matteo Renzi - Presidente di Italia Viva - aveva annunciato un Congresso di Italia Viva per fare due cose: scegliere la linea politica (tra ‘Margherita 2.0’ e ‘nuovo Terzo Polo’) e, cosa molto meno importante, per scegliere il nuovo presidente nazionale. Poco più di un mese dopo, leggiamo sui giornali che la prospettiva pare essere cambiata: a compiere la scelta più importante dalla nascita di IV (cioè quale collocazione politica avere) non saranno gli iscritti ma l’Assemblea Nazionale, i cui membri sono tutti nominati da Matteo. Il quale”, sottolinea Marattin, “a differenza di quanto detto pochi giorni fa in un’intervista, la sua scelta a questo punto l’ha fatta: il futuro di IV è fare il ‘bilanciamento riformista’ di chi vuole la patrimoniale, uscire dalla NATO, abolire il Jobs Act, ecc. Nel ‘campo largo’ con Conte e Fratoianni. Forse lo spazio sul Corriere era poco e occorreva sintetizzare il concetto: tuttavia per sicurezza chiedo a Matteo di chiarire fin da subito che proporrà all’Assemblea di far compiere questa decisiva scelta a tutta la comunità di Italia Viva, tramite un congresso sereno, trasparente e leale. In cui far scegliere a tutti gli iscritti la collocazione politica del partito. Non si comprende, infatti, cosa ci sia di tanto sbagliato - o pericoloso - nel far scegliere a tutta la comunità politica di Italia Viva il proprio futuro politico”, rimarca Marattin.

 

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