Truffe durante il Covid, sequestrati beni per 165mila euro

Durante l'emergenza Covid vendeva le certificazioni di conformità Ce necessarie per poter commercializzare le mascherine, ma i documenti erano falsi, ingannando così le aziende fornitrici dei dispositivi di protezione individuale e dispositivi medici. I militari della guardia di finanza di Torino, su disposizione del tribunale, hanno confiscato beni per un valore complessivo di 165mila euro: il destinatario del provvedimento, più volte coinvolto in reati fiscali, era già stato colpito da misure cautelari in un altro procedimento, nell'ambito del quale erano emerse le truffe. Secondo l'accusa, attraverso la propria ditta individuale, si sarebbe proposto sul mercato quale interlocutore qualificato in grado di rilasciare le previste certificazioni di conformità Ce, ma i documenti autorizzativi erano fasulli. Da ulteriori accertamenti delle fiamme gialle sarebbe emersa una significativa disponibilità di beni, a fronte degli esigui redditi dichiarati, che secondo l'ipotesi investigativa sarebbero proventi di attività non regolari. È stato quindi disposto prima il sequestro anticipato e da ultimo la confisca delle quote di due società, con sede in Piemonte e Lombardia, del relativo complesso aziendale e di un'auto, e la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di tre anni.

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