Traforo del Monte Bianco, calano transiti dei mezzi pesanti

"Da gennaio a fine maggio, i pedaggi del tunnel del Monte Bianco sono calati di 20 mila e 700 passaggi di mezzi pesanti". Lo ha riferito in Consiglio Valle il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis, illustrando un'interpellanza sul divieto di transito ai mezzi pesanti, agli autobus e ai mezzi più larghi di 2,4 metri sulla tratta autostradale Ivrea/Santhià. "Oltre a creare - ha detto Marquis - un significativo pregiudizio per la mobilità pesante e per gli autobus da e per la nostra regione, allungando di molto i tempi di viaggio, le ditte di autotrasporti valdostane che utilizzano questa linea per lavoro stanno subendo un pesante danno economico. Pare che la situazione andrà per le lunghe: si parla addirittura di vari anni". A questo "si aggiungano i mancati proventi di Rav e Sav e l'indotto collegato come quello dei distributori di carburante, dei ristoranti e delle altre attività economiche. Ricordo che la controllante della società concessionaria della bretella di Santhià è la stessa della società che gestisce il traforo del Fréjus: il traffico viene dunque spostato verso questa direttrice senza danni per l'azionista". Marquis ha quindi definito la situazione "preoccupante e complessa: si parla di rifare entrambi i viadotti e, ad oggi, non c'è un progetto di variante della strada per la viabilità alternativa che consenta di dismettere un viadotto per volta. È sicuramente importante avere le informazioni sotto il profilo tecnico ma non bisogna neanche sottovalutare la condizione di disagio che stanno vivendo gli operatori economici della regione che va calcolato e ristorato in qualche maniera. Stiamo parlando di decine di milioni di danni che non riguardano solo gli autotrasporti ma anche l'indotto turistico", in particolare per chi sceglie di arrivare in Valle d'Aosta in autobus.

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