BANCHI DI NEBBIA

Scuola, boom di supplenti: +70%

A poche settimane dal ritorno in classe i soliti problemi. La denuncia dei sindacati sul pasticcio concorsi. Forti criticità anche sul fronte del personale Ata e di quello delle segreterie scolastiche. In Piemonte banditi 4.854 posti, ma molte graduatorie non sono ancora uscite

A un mese dall’apertura delle scuole, si torna a parlare di boom di insegnanti supplenti: la Corte dei conti ha certificato un incremento delle supplenze negli ultimi sette anni del 70 per cento in cui si è passati dai 132mila supplenti del 2017/2018 ai 232mila dello scorso anno, mentre per il prossimo anno scolastico, presumibilmente si toccherà quota 250mila.

“Avremo un nuovo record di supplenti, con l’assurda situazione che il ministero dell’Istruzione ha accantonato 20mila posti per il concorso di ottobre, ma ancora non si è concluso il concorso 2023 e ci sono idonei nel concorso 2020”, lamenta la leader della Flc Cgil Gianna Fracassi, parlando con l’Ansa. “L’amministrazione scolastica sa bene che le graduatorie non utilizzate a pieno e i concorsi a rilento complicheranno tutto” dice Marcello Pacifico del sindacato Anief. Anche per Giuseppe D’Aprile, della Uil Scuola, “è paradossale come aumentino i canali di assunzione e diminuiscano i posti, che vengono accantonati per una futura procedura concorsuale non ancora avviata”. E prosegue: “La dimensione dello schema ministeriale ha questi numeri: su 63.685 posti vacanti, ne saranno autorizzati solamente 45.124. Al prossimo concorso Pnrr ne saranno destinati 18.561. Il non aver autorizzato tutti i posti disponibili, in attesa di una futura procedura concorsuale, in ragione del Pnrr - ha scritto il sindacalista in una lettera inviata al ministro Giuseppe Valditara - determinerà, in molte regioni, la mancata assunzione in ruolo dei docenti inseriti nelle graduatorie dei concorsi ordinari”.

E ci sono forti criticità anche sul fronte del personale Ata e di quello delle segreterie scolastiche. Per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico e ausiliari, secondo i numeri forniti dal sindacati, oltre 20 mila posti saranno dati a supplenza.

Non fa eccezione il Piemonte, dove sono stati banditi 4.854 posti, ma molte graduatorie non sono ancora uscite e non si farà in tempo ad assumere tutti i vincitori entro il 31 agosto. Il Parlamento ci ha messo una pezza, spostando la deadline al 31 dicembre. Gli uffici scolastici stanno lavorando senza sosta a immissioni in ruolo, assegnazioni provvisorie e graduatorie provinciali, cioè gli elenchi su cui si baserà l'algoritmo per assegnare le supplenze annuali. Le pubblicazioni sono arrivate alla spicciolata, complice anche lo slittamento delle procedure deciso la scorsa primavera dal ministero. Per studenti e famiglie l’incognita più grande riguarda il sostegno. In Piemonte sono previste circa 18mila cattedre, ma gli insegnanti specializzati sono appena 5mila secondo i calcoli dei sindacati. Il numero chiuso ai corsi organizzati dall'università impedisce di colmare questo gap. E così, come ogni anno, i posti vacanti verranno coperti da chi non ha una formazione ad hoc.

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