Regina Elena, Comitato per promuovere causa di beatificazione

La fase diocesana era stata aperta a Montpellier, città dove morì, a 79 anni, nel 1952, la seconda regina d'Italia, Elena, dall'allora arcivescovo Jean-Pierre Ricard (oggi cardinale già vice presidente del Consiglio delle conferenze episcopali d'Europa) nel 2001, ma poi è entrata in una fase di stallo. Così un Comitato punta ora a sbloccare la causa di beatificazione, trasferendo l'inchiesta a Roma, la diocesi dove Elena visse per circa mezzo secolo dopo le nozze con il futuro re Vittorio Emanuele III nel 1896. Il Comitato Jelena Petrovic Njegos (il nome originale della regina, nata principessa del Montenegro) nasce all'interno dell'Association Internationale Reine Hélène che ha presentato l'iniziativa nel corso della XXXV festa di Sant'Elena a Sant'Anna di Valdieri, la località della Val di Gesso, nel Cuneese, dove la consorte di Vittorio Emanuele III veniva in occasione del suo onomastico per poi trascorrere un soggiorno montano tutti gli anni dal 1905 al 1942. "Spinti da questo passato ancora vivo, nello stesso giorno di festa, nello stesso luogo abbiamo deciso di annunciare che si è costituito, in seno all'Association Internationale Reine Hélène (AIRH), il Comitato 'Jelena Petrovic Njegos, regina d'Italia' (1873-1952) per promuovere la causa di beatificazione e canonizzazione della seconda regina d'Italia", spiega il presidente dell'associazione che da decenni prosegue l'impegno umanitario della regina e ne coltiva la memoria, Ilario Bortolan. "Nell'ottica di fede è sempre gioia e festa quando si riconoscono nella vita e nell'opera di chi ci ha preceduto quelle virtù che rendono capaci di vivere nella quotidianità il Vangelo. Questi eccezionali testimoni di amore cristiano diventano sprone e modello per le generazioni future, faro dei valori più alti anche nel buio degli scorci epocali più critici, come quello che stiamo vivendo". Il Comitato gode di un regolamento, sottoscritto dal presidente, Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana e Maria con te, autore di due libri sulla regina Elena, dopo la messa presieduta dal vescovo di Cuneo-Fossano, mons. Piero Del Bosco che ne disciplina l'operato e l'amministrazione interna, nonché i rapporti con l'AIRH, con cui agirà in pieno raccordo. Si distingue, in un comitato d'onore e uno esecutivo, di cui si sta completando l'elenco. Il Comitato procederà, da un lato a intensificare l'impegno per il ricordo della figura della Regina Elena onde ravvivarne la devozione e la fama di santità, dall'altro a muovere i primi passi per la ripresa dell'iter, a cominciare dalla nomina di un postulatore che ottenga il Nulla Osta per l'apertura della causa diocesana a Roma.

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