Torino, Consiglio di Stato accoglie ricorso educatori asili nido

Il Consiglio di Stato ha riconosciuto il diritto di un gruppo di educatori del Comune di Torino di partecipare a un concorso, indetto nel 2023, dal quale erano stati esclusi perché, nonostante i requisiti maturati con il servizio negli asili nido, erano in possesso solo di un diploma di scuola superiore e non di una laurea. Lo comunica il sindacato Cub Scuola Piemonte, al quale le ricorrenti sono iscritte. Il concorso era per l'accesso all'Area dei funzionari comunali. Il Tar del Piemonte aveva stabilito che la laurea fosse un requisito imprescindibile ma, secondo quanto comunica il sindacato, il Consiglio di Stato "ha operato un'interessante esegesi delle disposizioni della Buona Scuola, riconoscendo che la nuova legge detta una disciplina speciale in grado di derogare a quella generale in materia di pubblici impiego", che invece era stata ritenuta preclusiva dai giudici di prima istanza. La sentenza è in linea con gli orientamenti delineati da una pronuncia del 2017 e "implementa i principi confermati da una successiva pronuncia del 2019 sul riconoscimento dei diritti acquisiti degli educatori degli asili nido del vecchio ordinamento". "Quando si lotta si può vincere - è il commento del Cub - e questa volta abbiamo vinto affermando un principio fondamentale: non si possono cambiare le regole sulla base di decisioni arbitrarie prese dalla controparte. Bisogna tenere conto del servizio prestato per anni sulla base dei titoli che avevano valore all'epoca dell'assunzione. E' una vittoria che ha un valore per tutte le colleghe e i colleghi a livello nazionale". I ricorrenti sono stati assistiti dagli avvocati Roberto Longhin e Federico Santoro.

print_icon