Peste suina: nuovo caso in allevamento in provincia di Novara

C'è un nuovo caso di peste suina in un allevamento di maiali nel novarese. Lo conferma l'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, che da tempo monitora la diffusione del virus sia nei cinghiali che nei maiali allevati. La notizia è stata confermata dall'Asl di Vercelli, che è competente per territorio. Secondo le prime informazioni si tratta di un piccolo allevamento. Quello rilevato a Vinzaglio è il terzo caso rilevato in allevamento in Piemonte: sono tutti in allevamenti del novarese, i primi due a Trecate. In provincia di Novara sono una trentina le aziende suinicole, che hanno sede un po' in tutta la provincia; dalle colline del Cusio (Armeno, Ameno, Miasino e Orta) fino al medio novarese (Castelletto Ticino, Varallo Pombia, Agrate Conturbia, Suno, Vaprio d'Agogna) e alla bassa Sesia (Barengo, Sillavengo, Caltignaga, Castellazzo Novarese, Recetto, San Pietro Mosezzo, Casalvolone e, appunto, Vinzaglio). Il totale dei casi positivi in Piemonte, compresi quelli ben più numerosi, che hanno colpito i cinghiali, sale a 665 Dell'evoluzione della situazione si è parlato ieri in un vertice convocato a Milano presso la sede della Regione Lombardia dal neo commissario di Governo per la lotta alla Peste Suina Africana, Giovanni Filippini, a cui hanno preso parte gli assessori regionali all'Agricoltura di Piemonte, Lombardia e Emilia-Romagna, con i loro tecnici. "Sono state valutate le misure e i provvedimenti da applicare nelle zone di restrizione, in particolare quelle di sorveglianza e di protezione - ha spiegato il commissario Filippini - al fine di ridurre la potenziale circolazione del virus negli allevamenti e nei territori infetti".

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