GLORIE NOSTRANE

Nella vecchia fattoria (M5s) c’è Iaria-ia-ia-oh: cacciato dopo lo show in Aula

Durante la seduta di questa mattina, il deputato grillino, fedelissimo della Appendino, si scapicolla verso i banchi della Lega. Prima fa il segno della croce, poi inizia a urlare: "Vannacci esci da questo corpo". A uscire però è stato lui - VIDEO

La teoria gender diventa esame all’Università di Sassari e alla Camera scoppia la bagarre. Durante la seduta  di questa mattina, a Montecitorio, il vicepresidente Giorgio Mulè ha espulso dall’aula il collega del M5s Nino Iaria, torinese e già assessore all’Urbanistica del capoluogo durante l’amministrazione di Chiara Appendino, quando a palazzo civico gli appiopparono addosso il soprannome di Beruschi per la sua somiglianza con il comico milanese. Fu proprio l'ex sindaca, considerandolo il più devoto tra i suoi ex assessori e consiglieri, a volerlo in Parlamento, candidandolo in posizione blindata a Torino.

Ad accendere la polemica l’intervento della deputata Verde Francesca Ghirra, che ha chiesto un’informativa della ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, stigmatizzando un intervento su facebook del deputato della Lega, Rossano Sasso, nel quale denunciava che «all’Università di Sassari esiste, da due anni, un corso di studi denominato “teorie di genere e queer”, tenuto da un ricercatore a tempo determinato della facoltà di Scienze politiche, tale Federico Zappino, filosofo di estrema sinistra e attivista Lgbtqi».

Richiesta cui si è associato subito dopo lo stesso Sasso, che a riprova di quanto già affermato via social legge un passaggio di un testo del professor Mario Mieli adottato nel corso di studi e che secondo il deputato legittimerebbe la pedofilia, definendo quelle affermazioni «nefandezze» che «fanno schifo». Ed è a questo punto che è entrato in scena l’onorevole Beruschi, pardon Iaria, che s’è fiondato sotto il banco dell’esponente leghista facendo il gesto della Decima Mas e gridandogli “Vannacci esci da questo corpo” (lui, allo Spiffero specifica che era un segno della croce, legato all'esorcismo in corso). Tra lo sconcerto di alcuni e le risate di altri, Mulè ha richiamato due volte il grillino e, visto che lo show andava avanti, lo ha definitivamente espulso. Una scelta che «ha dell'assurdo» secondo Iaria. Per lui il leghista aveva oltrepassato il limite: «Purtroppo nella destra italiana c'è questo fastidioso mantra in base al quale gli omosessuali sarebbero tutti pedofili. Anche oggi l'intervento dell'onorevole Sasso andava in questa direzione».

 

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