Riqualificazione o ghettizzazione ?

Non convince la localizzazione del nuovo centro direzionale di Mirafiori inaugurato in pompa magna dai vertici Fiat e dalle istituzioni locali. Ambienti poco adatti in un contesto urbano in cui sono cartenti i servizi. Solito fumo senza arrosto

Leggo: Mercoledì mattina Sergio Marchionne, John Elkann, il sindaco Fassino, e non poteva mancare il clero rappresentato dal cardinale Nosiglia, presenzieranno al taglio del nastro del «Progetto Mirafiori-Via Plava House 82»: "la ristrutturazione e riqualificazione di un'area del polo torinese dove sono già stati trasferiti circa 2mila impiegati del gruppo" . Sì 2000 impiegati che dagli uffici di corso Ferrucci sono stati trasferiti in ex capannoni già adibiti a suo tempo a magazzini e per l'occasione adeguati a uffici.
 
Risultato persone costrette all'interno di serre più adatte alla crescita rapida dei pomodori che non al lavoro in ufficio dove i numerosi e dispendiosi, anche in termini energetici, condizionatori non bastano a rendere vivibili gli ambienti. Attorno alla fabbrica il deserto di un quartiere pressoché privo di servizi, un agglomerato di palazzoni ex dormitori per operai della allora Fiat Mirafiori, dove l'unico ritorno che hanno gli abitanti è vedersi precludere le possibilità di parcheggio essendo tutti gli spazi disponibili già occupati dai nuovi dipendenti che si sono trasferiti in via Plava . Nessun ritorno economico dalla operazione e in cambio un palazzo prestigioso come quello di corso ferrucci destinato a diventare un altro fantasma dentro la città. Il solito fumo senza arrosto.

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