M5s in cerca d’occupazione. In Comune
Oscar Serra 08:00 Venerdì 04 Dicembre 2015 15Parte la selezione degli aspiranti consiglieri grillini della futura Sala Rossa. Molti dei 28 candidati che si presentano al vaglio dei "grandi elettori" del movimento risultano senza lavoro. Un minuto ciascuno per presentarsi, poi il voto. Ecco i nomi
Predicano, giustamente, la trasparenza e la libera circolazione di idee e opinioni, ma poi, quando c’è da decidere, si rinchiudono nel segreto di una stanza, lontano da occhi estranei e, soprattutto, da orecchie indiscrete. I grandi elettori del Movimento 5 stelle di Torino s’incontrano questa sera al civico 1 di via Lessona per designare i primi venti candidati da inserire nell’unica lista che presenteranno a sostegno della candidata sindaca Chiara Appendino. La comunicazione è arrivata pochi giorni fa attraverso la chat segreta di whatsapp, poi l’annuncio sul gruppo “chiuso” degli attivisti torinesi su facebook e infine un giro di telefonate tra i militanti storici per assicurare un minimo sindacale di partecipanti: roba da 007.
Sono in tutto 28 gli aspiranti alla candidatura: otto saranno esclusi, gli altri venti possono iniziare a farsi le foto da mettere sui santini. Sono tutti attivisti, iscritti e certificati dal blog di Beppe Grillo. Tra i favoriti ai nastri di partenza ci sono i consiglieri di circoscrizione uscenti pronti a fare il grande salto in Sala Rossa, come Viviana Ferrero (I), Maura Paoli (III), Antonino Iaria (V), Fabio Versaci (VII), Monica Amore (IX) e Serena Imbesi (II), quest’ultima particolarmente apprezzata per le sue assenze poiché, pare, non ritenga utile partecipare alle commissioni. Nella rosa spiccano i nomi di Daniela Albano, già candidata alle politiche e alle regionali, in entrambi i casi non eletta, Chiara Giacosa, animalista, il cui matrimonio con un altro attivista Franco Viraldo, venne celebrato proprio dalla Appendino. E poi Emanuela Carrozzo, già candidata sindaco contro Appendino, poi “convinta” a desistere: probabilmente verrà premiata con l’inserimento in lista, come in ogni partito che si rispetti, ma anche lei dovrà sottoporsi al vaglio dei militanti. Buone chances anche per Damiano Carretto, responsabile urbanistica del gruppo pentastellato di Torino e Fabio Cambai, che molti ricordano alle scorse regionali nelle vesti di autista di Davide Bono. Non è chiaro se alla riunione parteciperà anche Paolo Giordana, sempre più nelle vesti di Richelieu della Appendino, che ne apprezza la preparazione e la capacità di muoversi all’interno della macchina comunale.
Quel che stupisce, a detta di chi ha scorso i curriculum dei magnifici 28, è che la professione più diffusa sia quella del “disoccupato” o come scrive la Paoli “in attesa di occupazione”. La sensazione è che la fedeltà al gruppo sia l’unico vero atout richiesto, ben prima di competenze e capacità specifiche. I giochi, secondo qualcuno, son già belli che fatti e lo dimostrerebbe il tempo assegnato alla presentazione di ogni candidato: un minuto. Poi ci sarà la votazione. Una modalità che pare discostarsi da quella prospettata sul blog da Grillo in persona, secondo il quale “le formazioni delle liste e la scelta del candidato sindaco saranno fatte dagli iscritti e dagli attivisti come è avvenuto finora. Il M5s è un movimento di popolo che vuole far partecipare i cittadini alla cosa pubblica”. Purché siano “certificati”.
Gli altri candidati sono Kamal Azer, Barbara Azzarà, Cataldo Curatella, Carmen Fago, Antonio Fornari, Fabio Gosetto, Antonio Macchiarulo, Roberto Malanca, Federico Mensio, Roberto Merotto, Deborah Montalbano, Daniel Palmisano, Marco Ranaldo, Andrea Russi, Valentina Sganga, Francesco Sicari, Alberto Unia. Tra poche ore il verdetto.