Montezemolo sbarca in Piemonte

Italia Futura si prepara alla discesa in campo di Mr. Ferrari e apre la sua filiale in regione. A guidarla una manager digiuna di politica, affiancata dall'ex Pd Rabino. Susta fa un passo di lato

L’ordine ai box è accelerare. Dopo due anni di rodaggio e mesi di stop and go, Italia Futura, l’advocacy group fondato da Luca Cordero di Montezemolo, rompe gli indugi. All’appuntamento elettorale del 2013 il movimento dovrà arrivare preparato a sostenere la “discesa in campo” del presidente della Ferrari. Primo punto della rinnovata strategia aprire sedi in ogni Regione. Dopo Toscana, Marche, Liguria, Puglia, Romagna, Basilicata e Friuli Venezia Giulia tocca al Piemonte. Sarà lo stesso Montezemolo a benedire il varo della scuderia locale:  venerdì prossimo,  a Torino per un convegno sulla sussidiarietà, l’ex presidente di Confindustria, incontrerà gli aficionados subalpini e fornirà loro gli ultimi suggerimenti. Il giorno dopo la presentazione ufficiale, alla presenza del coordinatore nazionale Federico Vecchioni. Italia Futura Piemonte sarà presieduta da Cinzia Pecchio, manager dell’azienda agricola Fantolino, specializzata nella produzione di uova con allevamenti a Fiano e stabilimento a Cafasse. Un volto nuovo, estraneo alla “vecchia politica”, in grado di intercettare quell’insoddisfazione per l’attuale offerta elettorale registrata da una recente ricerca di Ipr Marketing che assegna un 22% a un raggruppamento filo governativo in grado di interpretare la novità tecnocratica di Monti, Passera e Fornero. Insomma, il piatto è ghiotto.

 

Ed è proprio il passo “a lato” chiesto a Gianluca Susta, l’europarlamentare ex Pd, tra i primi ad aderire al progetto, e dar vita al nucleo proto montezemoliano “Piemonte al Centro”, a dare il segno del nuovo corso di Italia Futura: meno personaggi con pesanti bagagli politici sulle spalle, largo a esponenti del mondo della produzione, delle professioni, della cultura. Questo non significa che Susta sia stato messo in panchina; anzi, la nomina del fido Mariano Rabino a direttore della legazione piemontese conferma il ruolo di “uomo forte” del politico biellese. Per certi versi, le leve organizzative finite nelle mani dell’ex vicesegretario regionale democratico (e consigliere regionale nella scorsa legislatura) rappresentano – almeno sulla carta - un ulteriore rafforzamento della sua leadership. Ragioni tattiche e strategie di medio periodo consigliano di puntare su soggetti meno “marchiati”, come appunto la Pecchio.

 

Lo sbarco in terra subalpina non è un fatto di secondo piano. Torino è pur sempre la città della Fiat e sotto la Mole ha preso avvio la carriera manageriale di Montezemolo anche se nel capoluogo piemontese non è proprio un esercito la schiera degli estimatori. Nelle élite borghesi il ricordo lasciato dall’ex ragazzo di corso Marconi è piuttosto legato agli incidenti di percorso (l’esilio alla Cinzano, Italia 90) e alla dolce vita del periodo giovanile (la sua liaison con l’attrice Edwige Fenech) che non ai brillanti risultati conseguiti nell’ultima stagione. Che in Libera&Bella covi l’ansia di riscatto?

print_icon