GLORIE NOSTRANE

Rimborsi, l'ad di Smat ci ripensa

Dopo la rivolta dei Comuni, il manager romano Ranieri, numero uno dell'azienda che gestisce l'acquedotto di Torino e della sua area metropolitana, rinuncia agli emolumenti extra. Ma la discussione è solo rinviata, al prossimo autunno

Le avvisaglie di una polemica hanno consigliato tutti di soprassedere, almeno per il momento. È stata rinviata al prossimo autunno la discussione sui rimborsi spese agli amministratori di Smat, l’azienda che gestisce l’acquedotto a Torino e nella sua area metropolitana. Il nuovo regolamento era stato approvato alcuni giorni fa dal cda presieduto da Paolo Romano, ma fin da subito è stato chiaro il principale beneficiario della “riforma” e cioè l’amministratore delegato Marco Ranieri, nominato in autunno da Chiara Appendino. Ranieri, infatti, vive a Roma e deve far fronte a una serie di spese per gli spostamenti, i pasti e il soggiorno a Torino e per questo sin dal suo insediamento si è posto il problema di come rimborsare queste spese: una questione finora mai affrontata poiché i vertici aziendali sono sempre stati residenti a Torino o nella sua provincia. La notizia era stata riportata dallo Spiffero una settimana fa e da allora i Comuni soci della Smat avevano fatto sapere che si sarebbero opposti. Un intendimento confermato anche durante l’assemblea di oggi in cui Ranieri ha preferito evitare lo scontro. Tutto rimandato e a questo punto non è escluso che l’ad possa anche mettere sul tavolo le sue dimissioni, giacché queste spese rischiano di erodere buona parte del suo emolumento (94mila euro di cui 46mila variabili). (LEGGI LA DELIBERA APPROVATA DAL CDA STOPPATA DALL'ASSEMBLEA)

Il nuovo regolamento prevede rimborsi “nella misura massima di 60 euro giornalieri” per il vitto e di “140 euro a notte” per l’alloggio, oltre alle spese “per il trasferimento dal luogo di residenza alla sede legale della società”. Insomma, calcolatrice alla mano si arriva a un totale tra i 40 e i 50 mila euro all’anno che l’amministratore delegato riuscirebbe a incassare. Fermo restando il bene placito dei Comuni. L'assemblea, tuttavia, ha approvato il bilancio sia pure con i voti contrari dei sindaci grillini di San Mauro Torinese, Marco Bongovanni, e Venaria Reale Roberto Falcone che hanno motivato il loro dissenso per l'assenza di un riferimento nel documento alla trasformazione dell'azienda in consorzio, come richiesto dal movimenti per l'acqua pubblica e dagli stessi Cinquestelle.       

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