Di Maio incontra la piazza Sì Tav

Prove di disgelo tra Palazzo Chigi e le rappresentanze del mondo economico e produttivo di Torino protagoniste della clamorosa manifestazione. Con Conte e il vicepremier ci sarà anche la "bestia nera" Toninelli

Se Di Maio non va in piazza, la piazza va da Di Maio. Saranno ricevuti il prossimo 5 dicembre a Palazzo Chigi i rappresentanti delle imprese, del lavoro, della cooperazione e delle professioni che lo scorso 10 novembre hanno promosso la manifestazione a sostegno della Torino-Lione e più in generale per sostenere un’idea di sviluppo che passa attraverso grandi investimenti a partire dalle infrastrutture. Una delegazione delle oltre trenta sigle che hanno sottoscritto la lettera messa nelle mani  del prefetto subito dopo l’adunata Sì Tav, sarà ricevuta dal premier Giuseppe Conte, dal suo vice Di Maio e dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. “In attesa dell’incontro, apprezzando la sensibilità del governo – fanno sapere i rappresentanti delle organizzazioni - ribadiamo la necessità di una discussione serena e obiettiva sulle infrastrutture del territorio, viste come uno degli elementi imprescindibili per uno sviluppo equilibrato di tutto il Paese in collegamento con il corridoio mediterraneo di cui la Torino-Lione è parte fondamentale”.

Difficile capire cosa emergerà dall'incontro, viste le posizioni del governo pentaleghista sulla Tav. L'invito va letto comunque come un tentativo di rasserenare gli animi e di ricucire i rapporti con quel mondo economico, sindacale e produttivo che non riconosce più Chiara Appendino come interlocutore, dopo l'approvazione in Sala Rossa di un documento palesemente contrario alla Torino-Lione e ancor di più dopo la decisione di far sfilare il proprio vicesindaco Guido Montanari al corteo No Tav dell'Immacolata, con tanto di fascia tricolore. All'incontro romano non ci saranno le sette madamin frontwoman della manifestazione, che avevano chiesto di vedere Sergio Mattarella, ricevendo però dal Quirinale un comprensibile diniego.